Studi medici: per Carugate Attiva e Pd intollerabili le code sotto la pioggia

Tra le soluzioni proposte una tettoia e un accordo per l'utilizzo del cortile interno. In arrivo una mozione

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La pioggia e gli ingressi contingentati negli studi medici per limitare i contagi da Covid-19 possono essere una combinazione che crea disagio, soprattutto in autunno e inverno, a maggior ragione se non c’è un luogo dove ripararsi. A segnalarlo è stato il movimento Carugate Attiva, che ha scritto all’Amministrazione comunale per chiedere di risolvere il problema delle file sotto la pioggia dei pazienti in attesa di essere visitati. «Chiediamo con sollecitudine – hanno scritto gli esponenti di Carugate Attiva su Facebook -, che l’Amministrazione valuti interventi atti ad alleviare tale disagio, come ad esempio l’installazione di coperture temporanee che permettano ai pazienti di non restare decine di minuti sotto le intemperie».

Posta certificata in Comune 

Gli ingressi contingentati sono sicuramente una precauzione importante in tempi di Covid, ma che per Dario Pizzul, coordinatore del movimento, non possono trasformarsi in un calvario per i cittadini. «Le condizioni che questa mattina (lunedì 26 ottobre, ndr) dovevano sopportare i pazienti non erano tanto piacevoli – ha detto – Abbiamo mandato una pec in Comune con un modulo di suggerimento». Tra i suggerimenti c’è l’ipotesi di una tettoia o un tendone per poter riparare i pazienti dalle intemperie, ma anche un accordo per utilizzare il cortile interno dello studio medico potrebbe essere un’alternativa.

Una mozione in Consiglio comunale

Carugate Attiva e il Partito Democratico, che ha aderito al movimento lo scorso settembre in vista delle elezioni comunali della prossima primavera e ha una rappresentanza consiliare, stanno anche valutando l’ipotesi di presentare una mozione in Consiglio comunale per impegnare formalmente la giunta a risolvere la situazione.

«Questo problema in realtà esiste dalla scorsa primavera – ha detto il segretario del Partito Democratico Francesco Galli – All’inizio abbiamo tollerato tutti. Durante l’estate il problema era meno evidente. Ci aspettavamo – ha sottolineato – che con l’autunno si trovasse una soluzione. Con la mozione chiederemo di attivarsi e di creare delle coperture temporanee».