BUSSERO
IL VOLONTARIATO IN FESTA TRA MOMENTI DI RIFLESSIONE E GIOCHI IN PIAZZA

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Arrivata alla sua 17° edizione, la Festa del Volontariato Sociale, che si è tenuta venerdì 5 e domenica 7 maggio, è stata nuovamente un successo. Nonostante la scoraggiante pioggia mattutina di domenica, il pomeriggio ha regalato un po’ di sole ai busseresi che hanno potuto così animare  le attività ed i banchetti nella piazza del Comune.

Questo progetto, inizialmente organizzato dall’Amministrazione, dal 2012 è passato nelle mani del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato Sociale di Bussero, che nell’ultimo anno ha aderito al progetto comunale “Sport per tutti, si può!“, un percorso di sensibilizzazione su tematiche di inclusione nello sport anche per persone diversamente abili.  È proprio su questo tema, dunque, che è stata realizzata questa edizione della Festa del Volontariato. “Abbiamo deciso di aggregarci – spiega Mari Dozio, dell’associazione Le Ali Bussero  – non solo perché abbiamo trovato l’argomento molto interessante ma anche per diventare uno strumento per diffondere il tema”.

Venerdì sera si è tenuto un primo momento più riflessivo, un convegno di formazione-informazione presso Villa Radaelli. Lì le cooperative Filippide e Raggio di Luce di Cassina de Pecchi hanno parlato dell’esperienza del volontariato mostrandone diritti e doveri; una presentazione molto accurata su che cosa voglia dire essere volontario oggi, arrivando fino al racconto di esperienze personali.

2Domenica invece, la giornata si è svolta all’aperto, con l’esposizione di banchetti delle varie associazioni partecipanti, e una serie di giochi a squadre legati ad attività sportive, organizzati per i bambini e le loro famiglie. Le  associazioni sportive di Bussero, infatti, hanno messo a disposizione il loro materiale e, alcune, con i propri istruttori, hanno collaborato alla realizzazione delle attività ludiche, dimostrando quanto lo sport sia inclusivo.

Nel regolamento dei giochi sono state inserite anche delle piccola difficoltà (es. gli occhi bendati, le mani legate, o giocare seduti) per  stimolare i partecipanti ad individuare il valore percepito e trasmesso nel gioco, e a sperimentare cosa significhi avere a che fare con una difficoltà fisica nello sport.

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“L’Amministrazione Comunale  – ha commentato Germana Brida, assessore alle Politiche Sociali, Istruzione, Cultura e Sport – che in questi anni ha  lavorato  per creare condivisione e inclusione, domenica scorsa ha visto tante famiglie con i figli, i loro amici, nonni e parenti vari, presentarsi con tanta voglia di giocare e stare insieme e tornare alle loro abitazioni arricchiti di sensazioni e consapevolezze nuove”.

Articolo di Gaia Lamperti 

Foto di Filippo Giampaolo