Mascherine dalla Regione insufficienti, i Comuni danno la priorità ai bisognosi

È arrivata la prima fornitura di mascherine usa e getta per alcuni dei Comuni, anche se le quantità sono inferiori rispetto al numero di abitanti. Si discutono le modalità di distribuzione

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Dopo l’annuncio da parte di Regione Lombardia dell’imminente consegna di 3,3 milioni di mascherine – di cui 900.000 nella provincia di Milano – alcuni dei Comuni che hanno ricevuto la prima fornitura dei dispositivi di protezione individuale, hanno cominciato ad attivarsi per gestirne la distribuzione, le cui modalità possono essere decise da ogni singola Amministrazione.

Dove sono arrivate

Sono 9.550 lo stock di mascherine toccato in sorte al Comune di Brugherio, dove il Sindaco Marco Troiano ha spiegato di stare ancora ragionando sulle vie per farle arrivare agli abitanti, anche se ha escluso l’ipotesi di distribuirle negli esercizi commerciali, come da indicazione regionale, per evitare l’effetto assembramento. Sarà anche attraverso il confronto con i medici di base che l’Amministrazione individuerà il target di persone che ne hanno effettivamente più bisogno, dal momento che le protezioni non sono sufficienti per tutti.

A Cernusco ne sono arrivate 8000 e anche il Sindaco Zacchetti ha deciso di dare la precedenza a chi si trova in difficoltà economiche «Aggiungeremo le mascherine ai buoni spesa le cui richieste stanno arrivando agli uffici in questi giorni» ha detto il Sindaco aggiungendo alla lista dei beneficiari anche i commerciati che in questi giorni tengono aperto il proprio negozio, per i quali ha specificato «La consegna sarà effettuata negli esercizi commerciali a cura della Protezione Civile».

Anche a Gorgonzola è arrivata nella tarda serata di Lunedì 6 aprile una fornitura di 6000 mascherine «Un numero molto lontano dal numero totale dei cittadini gorgonzolesi e neppure sufficiente per fornire una mascherina per famiglia» ha scritto il Comune in una nota «Per superare questa difficoltà l’Amministrazione comunale si è confrontata in videoconferenza con medici di base, pediatri di famiglia e farmacie del territorio questa mattina, Martedì 7 aprile, per condividere i criteri di distribuzione a tutela della popolazione più bisognosa». Così la priorità verrà data a famiglie in difficoltà economica, a chi lavora nei negozi di vicinato, ai medici di base e ai pediatri e infine a tutte le persone che, pur non avendo mai effettuato il tampone, presentano sintomi evidenti e che quindi si trovano in quarantena: a questi ultimi quindi le mascherine verrano fornite «per permettere una migliore convivenza con i famigliari all’interno delle mura domestiche».

Mascherine alle famiglie bisognose anche a Segrate, dove la Protezione Civile ha ritirato nel primo pomeriggio le 9.500 mascherine usa e getta che verranno poi distribuite agli assegnatari dei buoni spesa. «Le mascherine distribuite ai comuni da Regione Lombardia sono del tipo chiururgico usa e getta e non sono sufficienti per tutta la popolazione di Segrate – ha fatto sapere l’Amministrazione – Il Comune da giorni è al lavoro su una soluzione a lungo termine che verrà fornita gratuitamente a tutti i cittadini con una consegna capillare porta a porta».

Sono invece già pronte per la distribuzione a Cologno, dove il Sindaco Angelo Rocchi ha detto di averne ricevute 12.000, che verranno così distribuite: 2000 ad anziani e disabili e 10000 al resto della popolazione «Abbiamo deciso, in questa prima fase di avvalerci della collaborazione degli amministratori di condominio, che nei prossimi giorni, consegneranno due mascherine a ciascun nucleo familiare fino al termine delle disponibilità – ha detto Rocchi – Come immaginate, ad oggi, le mascherine non sono sufficienti per tutti, ma è nostro intento arrivare in tutte le famiglie: per questo stiamo lavorando per reperirne altre al fine di completare la consegna a tutti i colognesi».