EQUITAZIONE
UN SUCCESSO PER LA PRIMA GARA SOCIALE DELL’ ASD SCUDERIA HORSEMAN

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Una giornata da incorniciare.

Quella che si è svolta alcune settimane fa all’ASD Scuderia Horseman è stata molto di più di una gara sociale, destinata a rimanere scolpita nella memoria dei partecipanti e del numerosissimo pubblico accorso che ha potuto trascorrere piacevoli momenti in un clima molto familiare tra natura e amore per i cavalli.

Ad aprire le danze è stata Roberta Cuzzupia, tecnico equestre di 1° livello che ha presentato, i trinomi (coppia di allievi, abbinati al cavallo) in gara.

Tre i cavalli dell’ASD scuderia Horseman che sono scesi in campo ad incantare i presenti:

APACHE con i binomi: Greta Sesini (9 anni) e Nina Catalano (7 anni), Greta Pirovano (10 anni) e Viola Pirovano  (7 anni), Alice Delmolino (11 anni) e Chiara Brignoli (9 anni), Elisa Perona (16 anni) e Valentina Galiotto (15 anni).

GLOE con i binomi: Marika Rima (11 anni) e Sara Capitoli (11 anni), Federica Mori (21 anni) Elena Porcelli (15 anni), Ginevra Magni (9 anni) e Marika Rima, Sabina Pintilie (10 anni) e Sara Puoroo (11 anni).

TANGO con i binomi: Michela Ardone (30 anni) e Alessia Brancolini (16 anni), Tommaso Valentino (13 anni) e Gabriele Rossi (30 anni).

La gara, si è composta di un percorso da effettuare in trinomio, cioè con un allievo che conduce il cavallo alla capezza mentre l’altro contemporaneamente montava il cavallo, all’andata e al ritorno. Successivamente ogni allievo doveva montare da solo l’amico a 4 zampe e procedere a completare il tragitto.

Il percorso era diviso in 3 parti, la prima parte consisteva nel dribblare i conetti, fino ad arrivare ad una barra stesa a terra orizzontalmente da attraversare, per poi passarne un’altra dopo essersi fermati. Nella seconda parte si dovevano dribblare altri 3 conetti. Mentre nell’ultima parte era previsto un giro attorno ad un palo verticale, per poi ripetere il percorso al contrario.

A monitorare costantemente la gara c’erano Roberta Cuzzupia e Raimondo Martini, tecnico equestre di 3° livello. A Roberta l’onere di valutare l’esecuzione dell’esercizio, tenendo conto di 3 criteri: sguardo, tocca barra e salto dei conetti, mentre Raimondo verificava la sicurezza  del cavaliere e del cavallo.

Dietro le quinte, c’erano Maurizio Anelli, Consigliere, Antonio Volza, Presidente e Graziana Susca, Vicepresidente che preparavano i cavalli e il dopo gara.

Tanti gli applausi che si sonno alternati a momenti di silenzio assoluto per favorire la massima concentrazione di allievi e quadrupedi in gara.

A salire sul gradino più alto del podio per la categoria ragazzi sono state Marika Rima e Sara Capitoli mentre  le vincitrici della  categoria adulti sono state Elisa Perona e Valentina Galiotto che hanno ottenuto un ottimo punteggio in tutti i percorsi, in coppia e singolo.

Non sono mancate nemmeno le sorprese. Tornati al campo coperto, i presenti hanno poi assistito ad una curiosa e avvincente dimostrazione di Lucia e il suo cavallo Simon.

La dimostrazione eseguita da Lucia – racconta Raimondo Martini, tecnico equestre di 3° livello – ha messo in evidenza la relazione che si può instaurare con un cavallo attraverso il linguaggio del cavallo stesso. In particolare sono stati evidenziati alcuni principi fondamentali: rispetto, fiducia, determinazione, pazienza, tempismo, che bisogna sempre porre in essere affinchè si venga a creare un rapporto tra uomo e cavallo. All’interno di questo binomio il leader tra i due è l’uomo che non si porrà come essere umano ma bensì come cavallo leader.”

Per concludere la bellissima giornata, l’associazione ha organizzato anche un succulento rinfresco tra i presenti che hanno potuto partecipare a testimonianza dei valori sociali che promuove l’associazione. L’equitazione come sport di gruppo per socializzare.

L’emozione è stata quella di vedere i genitori meravigliati alle indicazioni che davo e rispetto alle performance dei loro figli – spiega Roberta Cuzzupia, tecnico equestre di 1° livello – che trasformavano in pratica ciò che noi promuoviamo, ovvero  l’equitazione come sport di gruppo e non del  singolo, quindi la collaborazione tra gli allievi è fondamentale. Anche vedere gli allievi sorridenti per ciò che stavano facendo mi ha riempito di gioia. Il ruolo di giudice mi ha da un lato divertita, dall’altro, sentendo la pressione degli sguardi del pubblico,  mi ha fatto capire meglio cosa provano gli alunni nel momento della valutazione. Di sicuro questa iniziativa ha portato dei cambiamenti positivi nei ragazzi rispetto alle normali lezioni, tenendo conto che il nostro ruolo  non è quello di giudicare fine a se stesso, ma capire come procedere nell’insegnamento per superare i limiti e capire quali sono le emozioni trasmesse dall’allievo al cavallo in una situazione più complessa.”

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