BUSSERO
CENTRO POLIFUNZIONALE: UNA LUNGA STORIA… CHE SEMBRA INFINITA

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

La lunga odissea per la costruzione del Centro polifunzionale di Bussero, situato in via Carabinieri caduti, è ancora lontana dal trovare una conclusione.

Il Comune ha infatti chiesto la rescissione del contratto con l’azienda che si era aggiudicata l’appalto, la bergamasca “Sistemi geometrici srl”. L’annuncio arriva dal Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Vadori, che ha spiegato in sede di Consiglio Comunale come i lavori per la costruzione dell’edificio non siano ripresi dopo la pausa estiva. Il cantiere è stato poi chiuso a fine Settembre.

LA LUNGA STORIA DEL CENTRO POLIFUNZIONALE
Della complessa vicenda, che ha inizio ben 6 anni fa, parliamo proprio con l’Assessore Vadori.

Tutto comincia con la gara d’appalto, fatta tra l’inverno del 2008 e la primavera del 2009. I lavori cominciano dopo la firma del contratto con la società vincitrice, la RT Costruzioni Srl, avvenuta tra Ottobre e Novembre del 2009comincia a raccontare. Nel Giugno 2012, in seguito all’elezione della Giunta Rusnati, l’Amministrazione incontra l’impresa che riconferma la volontà di continuare il progetto del Centro polifunzionale di Bussero. Nell’Agosto del 2012 però la RT Costruzioni, a causa di problemi interni alla società, interrompe i lavori, proponendo però una soluzione, cioè la cessione del ramo d’azienda alla Sistemi Geometrici, che ha così rilevato progetti e cantieri della RT. Dopo diversi mesi di trattativa corrispondente alla fase burocratica per gestire il passaggio dell’attività, i lavori riprendono nella primavera del 2013, dando un esito allineato con i programmi di costruzione fino alla primavera seguente.

GLI ULTIMI PROBLEMI
È ben noto come negli ultimi anni la crisi del settore edilizio abbia portato enormi difficoltà per tante aziende italiane: queste sfortunatamente non hanno risparmiato neanche la Sistemi Geometrici.

Tra Agosto e Settembre il direttore dei lavori segnala ritardi, ed è per questo che da parte dell’Amministrazione viene avviata una fase ci contestazione, per intimare all’azienda di riprendere l’attività e recuperare i ritardi. L’impresa non aveva mai manifestato la volontà di interrompere i lavori: per questo la dichiarazione del proprio stato di difficoltà arriva inaspettata alla Giunta.

Conosciamo bene la crisi del settore edilizio– afferma l’Assessore Vadori- ma nel cantiere di Bussero non c’erano assolutamente debiti da parte dell’Amministrazione per i lavori svolti e da svolgere”.

Le prospettive che si aprono sono ora molteplici.

Esiste in questi casi la possibilità per l’Amministrazione di chiedere la rescissione del contratto se la colpa è dell’azienda. È una procedura molto complessa, ma l’Amministrazione ha ritenuto giusto cominciare l’iter per la rescissione, che viene avviata il 6 Novembre 2014. Ora il direttore dei lavori deve quindi certificare lo “stato di consistenza del cantiere”, cioè accertare quanto è stato fatto, cosa che non avverrà prima di Natale. Questo rimane lo scenario più radicale, che porterebbe ad una nuova gara d’appalto il prossimo anno.

“Una seconda alternativa potrebbe vedere la Sistemi Geometrici rimanere titolare dell’appalto, e far subentrare in subappalto una seconda societàspiega l’Assessore- La terza soluzione possibile potrebbe essere un subcontratto ad una società. Quest’ultimo è sottoposto a vincoli di legge: può essere fatto per importi inferiori al 2% del totale dei lavori (in questo caso 65.000 euro). In quest’ottica la Sistemi Geometrici ha comunicato formalmente il nome dell’impresa che potrebbe essere inserita con questo contratto di subfornitura: la Virgin”.

La settimana prossima l’Amministrazione incontrerà il titolare e nei tempi burocratici verrà attivato il subcontratto, se tutto andrà per il meglio. Nell’incontro verrà comunicata se c’è effettivamente l’intenzione da parte dell’azienda di continuare. Quando i lavori potranno riprendere, ci vorranno altri 4 o 5 mesi per la realizzazione completa dell’opera.

Per ora non c’è niente di certo. Noi dell’Amministrazione potremo stare tranquilli quando vedremo gli operai in cantiere e i lavori procedere. Fino a quel momento il processo di rescissione continua. Devono innanzitutto dimostrare di aver risolto i loro problemi. Per quanto ci è possibile, cerchiamo di trovare la strada migliore: quelli usati sono soldi pubblici, a maggior ragione è fondamentale il rispetto delle normative”.

L’AMBIZIOSO PROGETTO DEL CENTRO POLIFUNZIONALE BUSSERESE
Una volta completata, come sarà la costruzione di cui stiamo parlando?
L’Assessore ci spiega che il centro polifunzionale sarà costituito da due edifici.

Nel primo palazzetto ci sarà una palestra, con spogliatoi e tutte le dotazioni necessarie per l’attività sportiva. Sarà anche la nuova sede del Centro di Aggregazione Giovanile di Bussero, oltre che ludoteca per attività rivolte alla fascia preadolescenziale. Vi saranno collocati poi uffici, con ogni probabilità nuova sede delle società sportive, un bar al piano terra e un’area commerciale al primo piano, che potrà ospitare attività collaterali alla palestra (ad esempio un studio di fisioterapia) oppure esercizi di altro tipo.

Il secondo edificio ospiterà invece un teatro, con annesse delle sale per attività di vario tipo. Al secondo piano, nello spazio sottostante ad una grande cupola, potranno tenersi attività teatrali alternative, ma anche fiere espositive e feste.

Insomma un progetto ricco e ambizioso, che certamente rende fiera l’Amministrazione: “È stata pensata per tutta la cittadinanza, per ogni fascia d’età. Ma non solo: questo luogo avrà ambizioni che vanno ben oltre i confini comunali attraverso le attività culturali, sportive e aggregative che saprò proporre”.

Il costo finale, che fortunatamente non è variato a causa della dilatazione dei tempi, è di più di 3 milioni di euro. Il danno non è quindi economico, quanto di altra natura. Innanzitutto nei confronti dei cittadini, perché è stata bloccata per troppo tempo la costruzione di una struttura pubblica. E in secondo luogo un danno d’immagine per l’Amministrazione: è fondamentale mettere in chiaro che i ritardi non sono dovute ad inadempienze del Comune, ma delle società appaltatrici” conclude Vadori.

Lo scenario ad oggi rimane aperto a varie soluzioni:
l’unica certezza è che i cittadini busseresi dovranno pazientare ancora del tempo prima di poter partecipare alla festa d’inaugurazione del nuovo centro polifunzionale, che attendono da tanto, tantissimo tempo.