Una volta realizzata, rappresenterà la seconda tangenziale est di Milano, aggiungendosi all’attuale A51. Qualche numero: 32 km su tre corsie per senso di marcia, 6 svincoli, un traffico atteso medio giornaliero di 70mila veicoli. I cantieri dovrebbero essere aperti entro il 2011, in modo da arrivare al 2013 con la messa in funzione di quello che è stato definito “Arco Teem”, strada di collegamento tra Brescia, Bergamo e Milano, necessario per il funzionamento della BreBeMi.
Con la presentazione ufficiale, il Progetto Definitivo della Tangenziale Est Esterna di Milano ha avviato il suo iter verso l’approvazione da parte del CIPE, che dovrebbe avvenire entro il prossimo mese di giugno. D’ora in avanti, privati ed enti interessati dal tracciato hanno due mesi di tempo per presentare osservazioni e richieste (tutti i documenti sono scaricabili su sul sito www.tangenziale.esterna.it). Periodo che servirà anche per valutare l’introduzione di eventuali modifiche, con Comuni, Province e Regione Lombardia.
Nessun cambiamento invece è previsto per mitigazioni e compensazioni ambientali, che, secondo Fabio Terragni, Amministratore Delegato di Teem Spa, “sono molto aumentate rispetto al Progetto Preliminare, facendo della futura Tangenziale Est Esterna di Milano un’opera rispettosa e pienamente integrata nel delicato territorio dell’Est Milanese e del Nord Lodigiano”.
Mentre Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, parla di “colmare un gap” attraverso questa infrastruttura, e il presidente del Consiglio della Regione Lombardia Franco Penati ricorda come sia importante mantere l’impegno della realizzazione del prolungamento di M3 e M2, le voci degli ambientalisti che hanno organizzato un sit-in di protesta fuori del Pirellone si sommano a quelle dei Sindaci. In particolare, i più preoccupati sono quelli di Gorgonzola, Melzo, Pozzuolo e Vizzolo, sorpresi per l’introduzione di cave sul territorio dei quattro Comuni, che non erano previste nell’Accordo di Programma.