PIOLTELLO – Grande successo per il mercatino organizzato dai genitori degli alunni pioltellesi per finanziare la scuola: raccolti 736 “Gelmini di bronzo”

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Chi si fosse trovato sabato 11 dicembre a passare nelle scuola della città, si sarebbe imbattuto in alcuni insoliti mercatini in cui l’acquisto di prodotti era possibile solo utilizzando una particolare moneta di scambio, il Gelmino di bronzo. Se fosse stato un mercato “tradizionale”, aggirandosi di bancarella in bancarella, i passanti avrebbero sentito urlare frasi del tipo “un pantalone 4 Gelmini” o “maglie a solo 2 Gelmini“.

I Gelmini di bronzo sono un’idea dei genitori degli alunni pioltellesi, una provocazione rivolta alla Ministra Gelmini, autrice dell’omonima riforma della scuola contro cui da un mese a questa parte i genitori protestano, prima con un corteo (guarda il video), poi con il mercatino “Aiutiamoci”.

Perché laddove, a causa dei tagli, la scuola pubblica non arriva (“mancano le forniture più elementari – hanno raccontato mamme e papà a Fuori dal Comune – dalla carta igienica, passando per il sapone fino ad arrivare alla carte per fotocopie. Le nostre scuole sono spesso costrette a chiedere alle famiglie di contribuire in maniera diretta”) qualcuno deve arrivare. E se le singole famiglie non ce la fanno, a causa dei bilanci familiari già appesantiti dalla crisi, bisogna inventarsi qualcosa. La chiamano “finanza creativa”, lo fanno i sindaci, lo fanno le amministrazioni locali, perché mai non dovrebbero farlo i genitori?

I mercatini di sabato scorso rientrano nel piano di azione dei genitori della città. Per l’occasione sono stati raccolti vestiti e giocattoli usati che gli alunni non usavano più (che dovevano ovviamente rispondere a delle precise caratteristiche per poter essere rivenduti) e sono stati messi in vendita nelle scuola cittadine.

Ma oltre alla necessità che ha spinto i genitori a organizzare il mercatino, resta viva la protesta,  dopo il corteo del 20 novembre (guarda il video): ecco, quindi, l’idea di inventare per l’occasione una moneta di scambio, il Gelmino di Bronzo appunto, una banconota del valore di 2 euro con stampato  il viso del ministro Gelmini.

L’iniziativa ha funzionato, l’affluenza è stata più che buona, tanto che sono stati raccolti 736 Gelmini, ovvero 1472 euro, nei tre mercatini organizzati al Primo Circolo, al Secondo Circolo e all’Istituto comprensivo Iqbal Mashish.

I Gelmini ricavati verranno utilizzati per l’acquisto di quelle forniture che la scuola non può più permettersi di acquistare e che chiede alle famiglie di procurare.