Cultura d’estate: le letture sotto l’ombrellone consigliate da Laura Bonalumi

La scrittrice cernuschese, specializzata in libri per ragazzi, ci consiglia i suoi titoli per una fine estate ricca di letture piacevoli

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Ed eccoci giunti all’ultimo appuntamento della nostra rubrica dedicata ai consigli di lettura a cura dei nostri migliori scrittori. Dopo aver sentito i consigli di Loredana Limone, Marco Erba e Mirfet Piccolo questa settimana tocca nuovamente ad una donna. Sarà infatti Laura Bonalumi a consigliarci le migliori letture in questo inizio settembre.

Laura Bonalumi, cernuschese da generazioni, dopo una lunga esperienza nel settore pubblicitario come creativa – in Italia e all’estero – ha scoperto la passione per la scrittura ed è diventata autrice di libri per ragazzi. Ha già pubblicato diversi titoli come: Voce di lupo (Il battello a Vapore – Vortici); Il lago del tempo fermo (Il battello a Vapore); La Bambina dai capelli di luce e vento (Fanucci, 2013) mentre è in arrivo una sua novità. Il 4 settembre 2018 uscirà infatti il suo nuovo romanzo per ragazzi: Ogni stella lo stesso desiderio (Il Battello a vapore – Vortici). Da non perdere.

Ecco cosa ci consiglia Laura, che ha voluto accompagnare ogni titolo con la frase che più l’ha colpita:

DIO DI ILLUSIONI di Donna Tartt

“Là sul prato, Bunny aveva appena scaraventato la palla di Henry a più di venti metri fuori del campo; un suono di scomposte risate mi giunse, debole ma chiaro, portato dal venticello serale. Quelle risa mi perseguitano ancora.”

Ambientato in un college americano, in un autunno magicamente descritto, la storia di cinque ragazzi alla ricerca di una realtà falsata dall’agiatezza e dalla noia. Una storia attuale, dove l’onestà fatica a trovare voce. Una narrazione gloriosa.

EMMAUS di Alessandro Baricco

“Come abbiamo potuto non sapere, per così tanto tempo, nulla di ciò che era, e tuttavia sederci alla tavola di ogni cosa e persona incontrata sul cammino? Cuori piccoli – li nutriamo di grandi illusioni, e al termine del processo camminiamo come discepoli di Emmaus, ciechi, al fianco di amici e amori che non riconosciamo – fidandoci di un Dio che non sa più di se stesso. Per questo conosciamo l’avvio delle cose e poi ne riceviamo la fine, mancando sempre il loro cuore. Siamo aurora ma epilogo – perenne scoperta tardiva.”

A diciotto anni credi di avere il mondo nelle tue mani, credi di avere la vita in pugno. A diciotto anni. Leggere una storia come fosse poesia, vederla come fosse un film: questa è la scrittura – che amo – di Baricco.

RESTERANNO I CANTI di Franco Arminio

“Sereno / e senza speranza, / esci di casa, / guarda. / Segui la terra, / regala le tue vertebre / ai passanti. / Alla fine dei tuoi giorni / resteranno / le tue imprudenze, / più che gli indugi / resteranno / i canti.”

Perché la poesia elabora i sentimenti, li trasforma e li rende così comprensibili da sembrare semplici, quasi banali. Perché la “sincerità” di questo autore è così forte da rendere ogni parola come fosse casa e terra di ognuno di noi. Ecco, un consiglio vero e diretto lo lascio: leggiamo poesia per interpretare ciò che ancora di noi non riusciamo a comprendere.