Coprifuoco e orari ridotti per i centri commerciali: le richieste della Lombardia al Governo

Regione e Sindaci chiedono al premier Conte di bloccare ogni attività e movimento dalle 23 alle 5

Immagine di repertorio
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Stop ad ogni attività e movimento dalle 23 alle 5 e chiusura della grande e media distribuzione – tranne che per gli esercizi di generi alimentari e prima necessità – nelle giornate di sabato e domenica. Queste le misure proposte nelle scorse ore da Regione Lombardia al Governo.

La proposta – che secondo i quotidiani nazionali è già stata accettata dal premier Conte – è stata firmata e condivisa da tutte le autorità lombarde: i Sindaci di tutti i Comuni capoluogo, il presidente dell’Anci regionale Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e opposizione in consiglio regionale e il governatore Attilio Fontana.

«Sono d’accordo sull’ipotesi di misure più restrittive in Lombardia – ha dichiarato il Ministro della salute Roberto Speranza -. Ho sentito il Presidente Fontana e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore».

Come successo a marzo e aprile durante il lockdown, le nuove restrizioni consentirebbero comunque il movimento per motivi di lavoro, salute o comprovate necessità. Se accolte, le misure proposte dalla Lombardia al Governo sarebbero attive a partire da giovedì 22 ottobre.