Settimana nazionale della dislessia: da Cassina l’appello dei ragazzi della cooperativa Il Germoglio

«Siamo molto sensibili alle varie diversità di ciascuno di noi»

foto di repertorio
categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Fino a qualche hanno fa i ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) venivano spesso classificati come svogliati. Poi la sensibilità è aumentata e, oggi, vengono innanzitutto riconosciuti e, in secondo luogo, seguiti e aiutati durante il loro percorso scolastico. La data di svolta sul tema è il 2010, quando viene approvata la legge 170 che riconosce i bambini e i ragazzi con DSA – che comprendono dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia – come alunni con caratteristiche che possono limitarne l’apprendimento.

Da allora sono stati potenziati i sistemi di aiuto e, Cassina de’ Pecchi, i professionisti della cooperativa sociale Il Germoglio supportano queste persone ad affrontare e convivere con difficoltà che prima sembravano insormontabili.

Il messaggio dei ragazzi

E proprio nella Settimana nazionale della dislessia, che si svolge dal 5 all’11 ottobre, i ragazzi seguiti a Cassina de’ Pecchi hanno voluto lanciare un messaggio che è un vero e proprio appello all’accoglienza della diversità, come condizione fondamentale per dare a tutti il reale diritto alla cittadinanza attiva. «Noi persone con lieve disabilità solo mentale, frequentanti il servizio educativo SFA della Cooperativa sociale “Il Germoglio” di Cassina de’ Pecchi, – hanno scritto – siamo molto sensibili alle varie diversità di ciascuno di noi e riteniamo che in una società per essere davvero inclusiva debba adottare sempre più strategie e accomodamenti ragionevoli per consentire ad ogni persona il diritto di essere cittadino attivo con un ruolo scolastico, sociale e lavorativo riconosciuto e sensato».