Cassina ha vissuto momenti di paura, dopo che lunedì mattina due uomini sono entrati nella filiale della banca B.P.M e hanno preso in ostaggio due cassiere e alcuni clienti.
Verso mezzogiorno, l’uomo, aiutato da un complice tuttora ricercato, è piombato all’interno della filiale con il viso coperto da una mascherina e da un cappello e ha intimato le dipendenti della banca di aprire le cassaforti. Gli ostaggi sono stati condotti in un locale dell’edificio e sono stati legati con delle fascette da elettricista.
Il pronto intervento dei Carabinieri
Dopo aver prelevato la refurtiva i due criminali sono usciti frettolosamente dalla banca, ma sono stati subito intercettati da una pattuglia del Nucleo Operativo Radiomobile di Cassano d’Adda ed è scattato subito l’inseguimento. Dopo una breve fuga a piedi, l’uomo, un 46 enne originario di Cologno Monzese, è stato fermato e arrestato.
La refurtiva
I militari hanno trovato l’uomo in possesso di una pistola a tamburo
calibro 38 «Smith and Wesson» e una pistola «Glock» cali 9×21, entrambe con
munizionamento inserito e matricola abrasa. Inoltre, all’interno di un involucro di plastica sono stati rinvenuti si è proceduto al circa 57.000 euro e 12 fascette
da elettricista usate per l’immobilizzazione di persone.
L’accusa
Il rapinatore, già protagonista in passato di altre rapine, è
attualmente destinatario della misura di prevenzione della Sorveglianza
Speciale di Pubblica Sicurezza ed è accusato di rapina aggravata,
sequestro di persona e porto di arma clandestina.
Al momento, i carabinieri di Cassano d’Adda stanno conducendo ulteriori indagini
per risalire all’identità del complice e alla verifica
dell’eventuale coinvolgimento dei due in analoghe rapine consumate nei
mesi scorsi presso alcuni istituti di credito dell’hinterland di Milano.