CASSINA DE’ PECCHI
ANZIANI E CARABINIERI INSIEME PER IMPARARE A DIFENDERSI DALLE TRUFFE

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“Stop alle truffe”. Molto chiaro e diretto  il messaggio che l’amministrazione comunale di Cassina, con il comando dei Carabinieri  e l’associazione Anziani Attivi vuole dare con l’ultima iniziativa. Giovedì 10 novembre, alle 17, presso il Centro Diurno Paolo Borsellino in via Mazzini 26, si terrà un incontro con gli anziani  per utili consigli e suggerimenti contro le truffe e i raggiri, che si concluderà con una cena di compagnia.

Il reato di truffa è in aumento e le  persone maggiormente colpite sono gli anziani, spesso soli, con scarse relazioni sociali, minore prontezza di riflessi ed insufficiente conoscenza dei fenomeni di truffa, tratti che li rendono prede facili dei malintenzionati. Inoltre, in nome della loro buona fede, non denunciano quasi mai le truffe subite. Quello che spesso passa sotto traccia è che per queste persone, la truffa, oltre al danno economico, è pure motivo di disistima nelle loro capacità di gestire la vita quotidiana: finiscono per sentirsi in colpa e chiudersi in se stessi, evitando le relazioni sociali.

Per tutti questi motivi i Carabinieri, impegnati a livello nazionale in una campagna antitruffa, daranno loro dei consigli: non aprire la porta agli sconosciuti, anche se vestono un’uniforme o dicono di essere di un’azienda pubblica; attenzione alle vendite per la strada o peggio in casa; non firmare nulla che non sia chiaro e chiedere consiglio a persone di fiducia; occhio  alle vincite delle lotterie che arrivano tramite posta. E attenti perché i  truffatori normalmente vestono in borghese, spesso in modo elegante. Spesso lavorano in coppia, usando modi gentili ma molto decisi e cercano di disorientare la vittima con le chiacchiere, spesso chiamando l’anziano con il proprio  nome e fingendo di conoscere anche i figli o altri parenti.

Sarà un pomeriggio particolarmente importante dove verranno dati consigli per evitare di cadere nella trappola di qualche malintenzionato e sui tipi di comportamento sospetto da cui guardarsi.

FRANCA ANDREONI