Il covid rallenta ma i consumi non ripartono: ecco la ricetta delle imprese

Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza ha fatto un sondaggio tra gli operatori sulle misure necessarie al rilancio. Per il 50% fondamentale un intervento sul cuneo fiscale

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Taglio del cuneo fiscale come misura preferenziale, ma anche interventi su Irpef e IVA. Parla chiaro il sondaggio svolto durante il mese di luglio da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza per il rilancio delle attività economiche per la fase 3, quella dove non solo sarà necessario convivere con il Covid-19, ma anche provare a dare respiro all’economia. Alle domande hanno risposto 865 imprese del territorio, soprattutto quelle operanti nel settore della ristorazione (24%) e della vendita al dettaglio non alimentare (23%).

Le misure necessarie

Per la maggioranza degli operatori (50%) la priorità assoluta è il taglio del cuneo fiscale. Seguono coloro che ritengono che la prima misura da mettere in atto sia una riduzione dell’Irpef (28%) e quelli che vorrebbero un taglio dell’IVA.

Ma la maggior parte di coloro che hanno risposto alle domande (86%) sono convinti che non possa essere sufficiente una sola misura, ritenendo invece un mix la soluzione migliore. Per il 52% degli operatori, infatti, sarebbe necessario intervenire contemporaneamente su cuneo fiscale, IVA e Irpef, mentre il 34% ritiene fondamentale un intervento almeno su due di questi provvedimenti.

«L’effetto Covid, pur attenuato, penalizza ancora l’economia – ha dichiarato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza Brianza – Per le nostre imprese è vitale rilanciare i consumi  – ha sottolineato – attraverso soprattutto la riduzione del costo del lavoro, cioè del cuneo fiscale, e dell’Iva. Senza questi tagli, che danno ossigeno alla capacità di spesa delle famiglie – ha concluso – la prospettiva di una crisi dell’occupazione diventa quasi inevitabile».

Sul sito di Confcommercio è possibile leggere il rapporto completo