Vimodrone, multa al marito che va a prendere la moglie con invalidità: l’Amministrazione pubblica il verbale

Sull'autodichiarazione l'uomo non ha fatto riferimento all'invalidità della moglie. La coppia può comunque contestare la sanzione davanti al Prefetto

Polizia Locale
immagine di repertorio
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Il marito va a prendere la moglie, operatrice socio-sanitaria nel reparto di rianimazione all’ospedale San Raffaele con un’invalidità, e viene multato. La vicenda, risalente al 3 aprile, è venuta fuori in questi giorni con un’importante eco anche sulla stampa nazionale. Ora l’Amministrazione ha risposto pubblicando l’autodichiarazione rilasciata alla Polizia Locale di Vimodrone dove non viene fatto cenno dell’invalidità della donna.

La dinamica 

Nel primo pomeriggio del 3 aprile, un cinquantanovenne peruviano che da anni vive in Italia, sta andando a prendere la moglie che lavora al San Raffaele. Su viale Martesana a Vimodrone viene fermato dalla Polizia Locale che lo multa per violazione delle disposizioni riguardanti il contenimento del covid-19. L’operatrice socio-sanitaria ha un’invalidità del 46% e il marito sostiene di essere andato a prenderla in ospedale perché non poteva prendere i mezzi. Ma il marito ha fatto presente agli agenti dell’invalidità della moglie?

L’ amministrazione pubblica l’autodichiarazione

Dopo l’eco che ha scatenato la vicenda, l’Amministrazione comunale ha voluto rispondere con tanto di pubblicazione del verbale con l’autodichiarazione del cittadino fermato. Da quanto si legge, il cittadino non avrebbe parlato alla polizia locale dell’invalidità, dichiarando solo di essere uscito dal proprio comune di residenza – Cernusco sul Naviglio – con questa motivazione: “Sto andando a prendere mia moglie che lavora al San Raffaele perché non voglio che usi i mezzi pubblici”, motivo che non è contemplato dal dpcm del 10 aprile che vieta «a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di lavoro». Solo il 7 aprile l’avvocato della coppia, ha fatto sapere l’amministrazione, ha comunicato alla polizia locale lo stato di salute della donna.

Il comandante della Polizia Locale di Vimodrone, Giovanni Pagliarini, si è schierato senza se e senza ma con i suoi agenti, rivendicandone l’operato «I miei agenti hanno agito esclusivamente nell’interesse della tutela della salute pubblica come previsto dalla normativa vigente – ha detto – Non stiamo parlando infatti di un semplice divieto di sosta, ma di una pandemia che ad oggi ha fatto registrare 181.228 casi positivi e 24.114 decessi su tutto il territorio nazionale. Contrastare comportamenti scorretti che possono mettere a repentaglio gli enormi sacrifici della nostra comunità – ha sottolineato – è un preciso dovere delle Forze dell’Ordine. Pensare che gli agenti di Polizia Locale siano insensibili burocrati o peggio si divertano ad elevare contravvenzioni ai cittadini – ha concluso – significa non avere rispetto ne’ per l’autorità, ma soprattutto per donne e uomini al servizio della comunità che ogni giorno mettono a repentaglio la propria salute e indirettamente quella delle loro famiglie».

L’uomo ora per contestare e, eventualmente, vedersi cancellare la sanzione ha la possibilità di rivolgersi al Prefetto.