Matteo Gerli, la storia di un imprenditore “self made man”, capace di sognare

Dall'esperienza cernuschese di Enjoy alle cattedre universitarie più prestigiose in ambito di formazione sportiva, ecco chi è l'icona dello sport in Martesana

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Quando dici sport a Cernusco il pensiero corre subito ad Enjoy Center, ma se pensi all’eccellenza degli impianti sportivi in martesana, non puoi fare a meno di associarlo al nome di chi ha contribuito a dagli la luce, ad accompagnarlo nei suoi primi passi, e a posizionarlo ai massimi livelli del panorama sportivo italiano fino a fargli acquistare il prestigioso titolo di Club dell’anno (LEGGI QUI).

Classe 1974 Matteo Gerli, o semplicemente Teo come ama ancora farsi chiamare, allo sport ha da sempre dedicato la sua vita, fin da quando militava tra le fila del Basket Cernusco, che ha portato per mano dalla Promozione alla serie C, e che dopo l’amore per la famiglia, Enjoy e lo sport, è sempre stata la sua seconda casa, come la palestra di via Don Milani, dove fin da ragazzo ha fatto crescere centinaia di giovani cernuschesi trasmettendogli i valori sani e positivi dello sport e la passione per la palla a spicchi.

SUL CAMPO DAL CAMPO

Vulcanico, entusiasta e sempre sorridente. Matteo, l’anima di Enjoy, ha sempre una buona parola per tutti e la sua filosofia, che sul campo di gioco è riuscito a trasmettere a intere generazioni, è oggi la stessa che riesce a condividere con il suo staff, fatto da oltre 160 collaboratori, e che  si respira varcando le porte di Enjoy Center. Le parole chiave del successo sono proprio quelle che in panchina e a bordo campo cercava di infondere ai suoi ragazzi: passione, impegno, sudore e un briciolo di sana follia, che è indispensabile per raggiungere i traguardi più importanti, nella vita come nel lavoro o sul rettangolo di gioco. E’ stata proprio quella capacità di sognare, ma rimanendo sempre con i piedi ben ancorati a terra che gli ha permesso di creare quello che molti oggi definiscono una vera e propria “bomboniera” tra gli impianti sportivi, anche se “non è stato per nulla semplice – ha raccontato alla redazione– e se non fosse stato per l’affetto dei miei familiari che mi sono stati vicino in notti insonni in preda al terrore di prendere decisioni che mai avrei pensato di poter prendere, forse oggi tutto questo non sarebbe mai esistito”.

L’ESPERIENZA DI ENJOY SALE IN CATTEDRA

Sono anche queste le parole che oggi pronuncia a centinaia di studenti, non più a bordo campo, ma dalle cattedre dei più prestigiosi master del settore, come quello in management sportivo del Sole 24 Ore, o di scienze motorie, dove in entrambi i casi Matteo Gerli è ormai diventato un punto di riferimento importante, per gli studenti che li frequentano. Già, perché solo chi ha toccato con mano la vera realtà e i problemi che la quotidianità riserva al mondo dell’imprenditoria sportiva, può essere in grado di trasmetterlo alla futura classe dirigente. Ed ecco che insieme alla Five Sport Consulting, la società di consulenza che Matteo ha contribuito a creare insieme ad alcuni suoi compagni di viaggio dell’esperienza Enjoy (GUARDA QUI), ora porta la “best practice” nella formazione degli studenti del master del Sole 24 Ore ed in moltissimi convegni e percorsi dedicati allo sport e alle sue organizzazioni. L’ultimo, ma solo in ordine cronologico è stato solo qualche settimana fa quando Matteo Gerli si è seduto sul banco dei relatori del “Fitness Business Summit 2018“, dove insieme ai più grandi esperti e CEO di organizzazioni nazionali ha portato la sua esperienza parlando del Centro Sportivo del futuro, che secondo il cernuschese è possibile solo “mettendo al centro le persone, proponendo servizi integrati per le famiglie, dando la possibilità di frequentare uno spazio polivalente che risponde alle esigenze degli utenti a 360°“. Un mondo quello della formazione, che sembra mettere a proprio agio Matteo e da cui è molto affascinato perché “la vita è un’altra cosa, e un conto è la teoria – ha detto alla redazione di Fuoridalcomune.it- un’altro è la pratica, dove la gestione del personale, l’organizzazione e le incombenze che la conduzione di un attività che accoglie migliaia di persone ogni giorno sono aspetti che hanno la massima priorità sul sapere e sul come si dovrebbe fare”.

TRA SOGNI CHE SI REALIZZANO E REALTA’

Chi lo conosce da tempo, sa bene quanto Matteo sia capace di sognare e di far sognare, ma di quanto allo stesso tempo sia concreto e caparbio. Come quando decise che in Enjoy insieme a un centro di riabilitazione sportiva, le attività legate al mondo della disabilità e tutta la parte  che comprende il mondo dell’acqua e del fitness, non poteva assolutamente mancare uno spazio dedicato alla formazione dei più piccoli, un luogo dove i bambini di età prescolare, possono crescere ed apprendere attraverso il gioco e il movimento. Qualcuno lo scoraggiò, gli disse che sarebbe stato impossibile, ma fu proprio allora che nacque “Enjoy School(Leggi qui di cosa si tratta)un servizio educativo, che ad oggi conta già più di 50 bambini iscritti e che va ad inserirsi a pieno titolo nell’offerta formativa della città di Cernusco.

Insomma è proprio il caso di dire, ne ha fatta di strada il ragazzo, da quando lo abbiamo intervistato all’interno del cantiere (GUARDA IL VIDEO QUI) durante il primissimo sopralluogo, anche se, quando ti capita di incontrarlo in Enjoy, non si tira mai indietro nel fare una battuta, un sorriso o scambiare due chiacchiere, perché in fondo, forse la sua vera forza è proprio l’umiltà e la capacità di rimanere sempre un sognatore con i piedi per terra. E alla fatidica domanda su qual’è il segreto del suo successo, Matteo non ha dubbi: “L’amore per la mia famiglia e per la vita – e poi continua e ci confessa un segreto- quando ho bisogno di staccare e di evadere corro, in quel momento riesco a pensare meglio e a concentrarmi sulle soluzioni ai problemi quotidiani, riuscendo a prendere paradossalmente le debite distanze“. Quindi, cari lettori di Fuoridalcomune. it, se vi dovesse capitare di incrociarlo mentre corre sulle piste ciclabili della martesana, per cortesia, non disturbatelo, l’attività di uno dei più grandi imprenditori sportivi dell’hinterland milanese potrebbe essere messa seriamente a repentaglio.

A parte gli scherzi, 1000 di queste corse Matteo, il nostro territorio ha bisogno di imprenditori e di uomini come te. Buona corsa!