La Primavera iraniana vista dalle donne: due incontri il 12 e 13 aprile

Il 12 e 13 aprile, a Cernusco e Bussero, due incontri per sensibilizzare sulla situazione dei diritti delle donne in Iran

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Due giorni per sensibilizzare sui diritti delle donne e per ragionare sulla situazione in Iran. Tra Bussero e Cernusco sul Naviglio, si parla della “Primavera iraniana vista dalle donne“. Ancora tanti gli eventi in Martesana dopo “Marzo al Femminile”.

La Primavera iraniana vista dalle donne

Venerdì 12 e sabato 13 un weekend di discussione e confronto per discutere della situazione dei diritti delle donne in Iran. Ancora tanti i casi di violenza nei con fronti di donne per motivi di “pudore”, per il vestirsi alla maniera occidentale, per portare lo hijab in modo non ortodosso.

Il Comune di Bussero, in collaborazione con i Circoli ACLI della Martesana, l’associazione Spazio Solidale ONLUS, l’associazione culturale Trame e Intrecci e la Consulta Sociale di Melzo, organizzano due giorni dedicati alla “Primavera iraniana” raccontata dal punto di vista delle donne. Un tema sempre al centro del dibattito pubblico, tanto da raggiungere il palco del Festival di Sanremo nel 2023 con l’intervento dell’attivista iraniana Pegah Moshir Pour.

Il primo dei due appuntamenti per la rassegna “La Primavera iraniana vista dalle donne” è fissato per venerdì 12 aprile: presso la Sala Camerani della Biblioteca di Cernusco sul Naviglio, dalle ore 20:30, un incontro con Laura Silvia Battaglia, Maryam Mohkam e Honey Khajehpour, un incontro per approfondire il tema con l’esperienza delle dirette interessate.

Due appuntamenti

Laura Silvia Battaglia, giornalista freelance e documentarista, lavora come reporter in aree di crisi dal 2007 ed è conduttrice e autrice per Rai Radio 3. Specializzata in Medio Oriente, con particolare focus su Iraq e Yemen, ha lavorato come corrispondente da Sanaa (Yemen) per l’agenzia video-giornalistica americano-libanese Transterra Media, e collabora con diverse agenzie internazionali, tra cui The Washington Post, Al Jazeera e The Week India. Per i media italiani collabora stabilmente con quotidiani, network radiofonici, televisioni, periodici e siti web. Ha girato, autoprodotto e distribuito dieci documentari. Dal 2007 insegna in diverse istituzioni italiane ed europee, compreso l’Istituto Reuters all’Università di Oxford, e dirige il Master in Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano.

Honey Khajehpour è un’attivista iraniana, che grazie all’attività sul proprio profilo X (ex Twitter) di denuncia delle violenze nei confronti delle donne in Iran, è diventata uno dei punti di riferimento nel racconto della protesta della Primavera iraniana.

primavera iranianaMaryam Mohkami, artista iraniana ma busserese d’adozione: da sempre oppositrice alle privazioni del governo nei confronti delle donne e dell’imposizione del velo. Ormai le porte del suo paese le sono state chiuse: con la nascita dei suoi due figli, avuti dalla relazione con un busserese, l’Iran non vuole più accoglierla. Secondo le leggi del paese, non si possono avere fuori da un matrimonio registrato e riconosciuto dal regime. Nel corso della rassegna “Marzo al Femminile” dello scorso anno, ha realizzato un pannello che riproduce un volto femminile, la cui chioma è composta da foulard raccolti dalle donne di Bussero durante una manifestazione di vicinanza alla situazione delle donne in Iran.

Presso il Municipio del Comune di Bussero, piazza Diritti dei Bambini, 1, sabato 13 aprile, alle ore 11 si terrà la posa di una nuova opera di Maryam Mohkam.