Grande festa per La Casa Famiglia di Bussero

Una cena speciale offerta dal ristorante Lupo di Mare di Bussero per celebrare i suoi primi diciannove anni

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Un percorso lungo quasi vent’anni quello della Casa Famiglia di Bussero del Gruppo Sodalitas che, mercoledì 28 giugno, ha spento le sue prime 19 candeline. Dopo il grande successo dei festeggiamenti in abiti d’epoca avvenuti per il quindicesimo compleanno, anche quest’anno, la struttura ha deciso di festeggiare con un appuntamento conviviale.

I festeggiamenti 

I festeggiamenti hanno avuto luogo nel grande giardino della Casa Famiglia con una cena speciale offerta dal ristorante Lupo di Mare di Bussero, calamari fritti e pizzata per tutti, celebrando una data storica e guardando al futuro con fiducia. Un momento speciale, allietato dalle note in sottofondo di Giorgio, musicoterapista della struttura socio sanitaria e per concludere la serata una meravigliosa torta realizzata dagli chef della cucina della Casa Famiglia.

«La nostra Casa Famiglia è stata aperta ufficialmente il 24 Giugno del 2004 – ricorda la Coordinatrice Simona Colombo – e da allora è sempre stata un punto di riferimento per la comunità locale. Prova ne sono i tanti rapporti avviati e consolidati con il mondo delle Istituzioni, delle Associazioni e il tessuto sociale del territorio. Aspetti molto importanti soprattutto nei difficili mesi della pandemia, che ci hanno permesso di sentirci meno soli. Abbiamo trascorso ore davvero piacevoli insieme – prosegue la Coordinatrice della struttura socio sanitaria –in un’atmosfera serena e che ci fa guardare al futuro con ancora maggior fiducia»

Festeggiati anche i residenti storici della Casa Famiglia, come il Signor Sergio e la Signora Raffaella che vivono in struttura da quando la Casa Famiglia è stata realizzata.

«Rappresentano la nostra memoria storica e sono la testimonianza di questi diciannove anni vissuti con un unico obiettivo: far sentire sempre vivi e importanti i nostri Residenti – conclude la coordinatrice – Questa è diventata la loro nuova famiglia e noi siamo onorati di avere trovato questi ‘nonni’ per noi più che mai anche maestri di vita»