LIBERI DI SCRIVERE
VINCE GIOVANNA PINA CON “TERRA PROMESSA”. SI CHIUDE IN BELLEZZA IL CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE DEL 2017

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Si è conclusa con una bellissima cerimonia di premiazione la sesta edizione del concorso letterario “Liberi di scrivere” (QUI IL CONCORSO).

Sul palco dell’auditorium BCC di Carugate si sono infatti riuniti i giurati rappresentati dalla scrittrice Mirfet Piccolo, il Presidente di giuria Duccio Demetrio, l’organizzatore, bibliotecario e responsabile del settore Sport e Cultura, Corrado Alberti, l’assessore alla cultura e vicesindaco Gianluigi Maino e tutti i venti finalisti in trepidante attesa di scoprire il vincitore del concorso.

Dei 345 racconti arrivati solo i primi dieci sono stati inseriti in un’antologia distribuita gratuitamente proprio sabato pomeriggio e che vede ai primi tre posti dei racconti di grande caratura.

Dopo il conferimento dell’attestato di partecipazione al concorso, la chiamata dei primi 10 classificati è avvenuta in maniera del tutto particolare: una breve recensione del racconto, appositamente redatta dalla giuria, e una  reading musicata per l’occasione dal “Gruppo Teatro Tempo”, che  ha scandito l’incipit dei racconti finalisti, e  “chiamato” sul palco gli autori in erba.

(QUI LA CLASSIFICA FINALE DEI 20 RACCONTI FINALISTI)

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Il primo premio è andato a Giovanna Pina, ex pubblicitaria con la passione del teatro, che con “Terra promessa” (LEGGI QUI  IL RACCONTOha saputo raccontare il silenzio nel dramma dell’immigrazione: “Ho sempre scritto da quando ero piccola ma sempre per me – ci racconta Giovanna Pina – Questo racconto arriva dalla mia esperienza come volontaria presso il centro rifugiati di viale Fulvio Testi a Milano. Ho mandato il mio racconto nell’ultimo giorno disponibile, non sono una partecipante assidua ai concorsi, a dir la verità è la mia prima partecipazione”.

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Giovanna Pina, vincitrice dell’edizione 2017 del concorso letterario “Liberi di Scrivere” insieme al vicesindaco Gianluigi Maino, il presidente della giuria Duccio Demetrio e la scrittrice Mirfet Piccolo

A premiare l’autrice Maria Bianchetti, di Peschiera Borromeo, vincitrice del premio della giuria popolare e del web, ci ha pensato direttamente il presidente di Fuoridalcomune.it Stefano Augenti. Il racconto, intitolato “Una vita in silenzio” (lo potete leggere QUI) è stato votato per 176 volte sui 644 voti pervenuti, ottenuti dai i 20 finalisti, ospitati sulla nostra testata che anche quest’anno ha avuto l’onore di essere media partner del concorso. I racconti continueranno ad essere visibili sul nostro giornale a questo link (Clicca QUI), così come i racconti delle edizioni precedenti (Clicca QUI). Conosceremo meglio l’autrice del racconto in uno speciale approfondimento che avremo il piacere di ospitare sulle nostre pagine, nelle prossime settimane.

La vincitrice del premio Giuria Popolare Maria Bianchetti insieme al Presidente Duccio Demetrio
La vincitrice del premio Giuria Popolare Maria Bianchetti insieme al Presidente Duccio Demetrio

“Non posso che essere molto soddisfatto di come è andata –ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla cultura Gianluigi Maino a margine della cerimonia di premiazione-  la mole di racconti provenienti da pressoché tutta Italia (e uno anche dalla Germania) sono numeri che rappresentano non solo più del doppio della partecipazione rispetto all’ultima edizione 2015, ma che pongono il concorso in una logica territoriale che esce  dalla zona Martesana, per proiettarsi sicuramente su tutta la regione, se non su tutto il territorio italiano. Un tema, quello del silenzio -ha ribadito Maino–  che non ha riscontro nella attualità più stretta, anche se molto presente: credo, infatti, che ci sia bisogno di riscoprire un po’ il silenzio, e con esso la riflessione, in antitesi al rumore e al “chiacchiericcio” costanti della vita di tutti i giorni. Questi sono stati, in buona sostanza, i motivi che mi hanno spinto a proporre questo tema, decisamente insolito ma molto intrigante per i partecipanti al concorso. I racconti pervenuti  – spiega l’assessore – sono stati quasi tutti di qualità e la cosa interessante è stato leggere come ciascuno, poi, abbia declinato la sua idea di silenzio cercandolo anche in elementi che solitamente non sono associati al silenzio”.

La sesta edizione, nota anche come edizione dei record per il numero di racconti pervenuti, è dunque volta al termine dopo aver regalato grandi emozioni e grandi sorprese. L’appuntamento ora è fissato al 2019, vista la cadenza bi-annuale del concorso, con la speranza di ricevere un numero sempre maggiore di racconti e di continuare a confermare Carugate, come un centro di produzione  culturale di grande rilievo.