Nella serata di ieri 18 novembre, presso la Sala Consiliare del Comune di Cernusco sul Naviglio, si è tenuto il primo consiglio dell’Unione dei Comuni che ha proceduto alla nomina delle cariche di Presidente del Consiglio e di Presidente dell’Unione. Per la prima volta dunque, in una sala consigliare gremita, i consiglieri eletti dai consigli comunali dei paesi aderenti (Bussero, Cambiago, Carugate, Gorgonzola, Pessano e Cernusco) si sono riuniti ed hanno iniziato a confrontarsi sulle tematiche che questo nuovo ente territoriale dovrà affrontare. Prima di andare oltre però è necessario capire cosa veramente è una Unione dei Comuni.
L’Unione di Comuni è un ente territoriale di secondo livello (coloro che compongono il Consiglio non sono direttamente eletti dai cittadini ma sono scelti tra i consiglieri comunali tenendo conto della rappresentanza politica di ogni consiglio comunale) a cui viene delegato l’esercizio di funzioni specifiche. Nel caso dell’Unione dei Comuni della Martesana i consiglieri sono tre per ogni Comune, anche se il loro voto avrà un peso specifico in base alla fetta di popolazione rappresentata, e tratterà principalmente, almeno in un primo periodo, di politiche sociali, giovanili e inerenti alle scuole nido.
Subito nel corso della seduta si sono delineati gli schieramenti di questo nuovo Consiglio: il centrosinistra ha deciso di fare fronte compatto e di formare un gruppo consigliare (Centrosinistra per l’Unione) che vede la partecipazione di undici consiglieri su diciotto, stessa cosa han fatto i tre leghisti. Procedendo con le votazioni, la candidata del centrosinistra Chiara Fiocchi (Assessore di Pessano) ha ottenuto la Presidenza del Consiglio mentre la carica di Presidente dell’Unione, che per legge deve essere affidata a uno dei sindaci membri dell’unione, è stata assegnata a Eugenio Comincini sindaco di Cernusco sul Naviglio (che è anche il paese capofila).
“Ringrazio i consiglieri per la fiducia affidatami nell’eleggermi Presidente – ha dichiarato Comincini – sono convinto che l’Unione dei Comuni della Martesana possa essere un esperimento che funzioni, che sia portatore di innovazione per Comuni che hanno destini e progetti comuni. La cooperazione tra i territori è fondamentale per riuscire a offrire ai cittadini servizi migliori a costi inferiori. Partiamo dalle politiche sociali e giovanili ma contiamo anche di estendere le nostre competenze ad altri campi come per esempio la creazione di un Corpo di Polizia Locale unico per i comuni dell’unione. Sappiamo che il percorso non sarà semplice ma siamo consapevoli che abbiamo le potenzialità per essere da esempio e portare innovazione.”
Nonostante fosse il primo consiglio non sono mancate però le prime differenze di vedute tra i consiglieri. Soprattutto la minoranza ha alzato la voce, non tanto sulle nomine, bensì sul percorso che ha portato a questa unione e ai suoi veri obiettivi. “Personalmente sono favorevole alla nascita di questa unione – ha affermato Matteo Pedercini, consigliere di minoranza a Gorgonzola– ma non trovo giusto che i Comuni membri siano tutti guidati da amministrazioni di centrosinistra. Sarei fortemente dispiaciuto se l’unione dei comuni diventasse invece l’unione del PD, per questo ripudio questa logica di maggioranza e opposizione in questo consiglio”. Critici anche i leghisti che han parlato di “strumento nelle mani del PD per aumentare il suo spirito di potenza”. (nella foto di copertina, i sindaci e assessori dei paesi aderenti all’Unione)
MATTEO OCCHIPINTI