COLOGNO
PD,CSD E CAMBIA COLOGNO RICORRONO AL PREFETTO. RABBIA 5STELLE SUL CONSIGLIO D’AGOSTO

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7 settimane sono trascorse dal giorno dell’elezione della nuova giunta, e 6 sono i ricorsi che il Prefetto di Milano si ritroverà sulla scrivania a firma di alcuni dei gruppi consiliari di minoranza: PD, Cologno Solidale Democratica e Cambia Cologno, proprio in merito all’operato dell’amministrazione Rocchi.

PERCHE’ I RICORSI E PERCHE’ SOLO DA UNA PARTE DELLA MINORANZA
Tutto è partito con la convocazione del primo consiglio comunale, e la situazione si è protratta sino all’ultima riunione consiliare dello scorso 28 luglio. “Siamo in emergenza democratica” aveva dichiarato e poi ribadito Giovanni Cocciro Capogruppo PD. Ma è stato Salvatore Capodici ad entrare nel merito spiegando così la scelta di ricorrere alla Prefettura: “Non si può procedere a riempire di contenuti il confronto politico sino a che non si ripristina il rispetto della legge e delle regole. La nostra azione in quanto minoranza, non viene solo limitata, ma decisamente violata. Dobbiamo prima ripristinare gli spazi democratici e poi entrare nelle questioni.”

E di questo avviso è anche Luciano Cetrullo del PD che chiarisce: “Come opposizione abbiamo innanzitutto il dovere di far rispettare una correttezza formale, l’adesione alle leggi, il rispetto delle norme, tutte cose che questa giunta di destra detesta perché le vive come restrizione al suo operare. In questo momento di marginalizzazione delle opposizioni, noi dobbiamo essere garanzia di controllo della democrazia ancor prima che un’alternativa politica”.

Ma non tutta la minoranza è compatta attorno a questi ricorsi, sebbene rispetto all’inizio ci sia molta più condivisione. Movimento 5 Stelle e Lista Sansalone infatti, non hanno sottoscritto nessun ricorso. “E’ chiaro che ci troviamo tutti dalla stessa parte ma con idee politiche completamente differenti -ha spiegato Loredana Verzino di Cologno Solidale e DemocraticaE’ vero però che l’incompetenza e la scorrettezza di questo avversario politico, stanno facendo emergere più di un punto di contatto tra le diverse aree della minoranza, con cui vogliamo continuare a collaborare e ad aprirci sui temi comuni”. 

I SEI RICORSI
Ed ecco quindi i ricorsi presentati al prefetto, che come vi avevamo già accennato (qui) sono numerosi. Tre chiedono espressamente di invalidare le sedute consiliari del 26 giugno, 27 e 28 luglio, rispettivamente per violazione dell’ordine del giorno e per violazione delle norme ed erronea modalità di convocazione del consiglio. “La sostituzione del consigliere leghista Santesso con il consigliere Biafora, è stata inserita all’ordine del giorno del primo consiglio, prima ancora che Santesso desse le dimissioni -hanno spiegato Capodici, Cocciro, Cetrullo e Verzino- Nel secondo consiglio la seduta è stata giustamente convocata in modalità straordinaria, perché contenente solo due punti all’odg voluti dalla minoranza, ma poi sono stati inseriti in tempi diversi, la presentazione del bilancio e delle linee programmatiche, cosa che ha reso non a norma la convocazione, dato che entrambi questi argomenti sono da convocarsi in seduta ordinaria”. Questa è la ragione per cui sia Cetrullo che D’Erchie del PD non si sono presentati né il 27 né il 28 luglio, per non validare l’assemblea e poter ricorrere appunto al prefetto per segnalarne l’errore.

Ma sulle linee programmatiche un ricorso specifico chiede al prefetto di accertare eventuale dolo, dato che a chiusura di presentazione delle stesse, la Presidenza del Consiglio non ha consentito contraddittorio alla minoranza, sebbene sia lo Statuto che il Dl 267 affermano “il diritto di ogni consigliere a poter intervenire”, e al massimo rimandano al Consiglio Comunale la votazione in merito.

Gli ultimi due ricorsi sono legati al contesto della Commissione Prima e alla Conferenza dei Capigruppo. “Durante la conferenza dei capigruppo è stato convocato giustamente anche D’Erchie, in quanto Vicepresidente del Consiglio Comunale -spiega Giovanni Cocciroil Presidente l’ha però subito inopinatamente allontanato, facendo appello al regolamento che in realtà è superato in grado dallo Statuto Comunale, che chiaramente sottolinea come il Vicepresidente debba essere presente alla riunione, e il collega in quanto tale avrebbe dovuto presenziare al pari della Vicepresidente Mancini. A D’Erchie è stato precluso l’esercizio delle sue funzioni ed è atto gravissimo“.

Il voto ponderale plurimo per le cariche all’interno della Commissione Prima, è al centro dell’ultimo ricorso in quanto presenta una violazione del regolamento vigente, e di questo Salvatore Capoidici non ne fa colpa solo al Presidente del Consiglio Comunale Della Vella: “Diciamo pure che il segretario generale Nobile ha validato un emendamento che è in contrasto col regolamento, e quindi ne è responsabile”. Ha poi proseguito Giovanni Cocciro: “L’elezione del Presidente e del Vicepresidente deve avvenire per regolamento attraverso il voto favorevole della maggioranza dei componenti, e non attraverso questo sistema ponderale che hanno adottato solo perché all’interno della commissione sarebbero stati in minoranza”.

PROSSIMO CONSIGLIO IL 13 DI AGOSTO: 5 STELLE INFURIATI
La prossima commissione bilancio è stata convocata per lunedì 10 di agosto alle 9.00 del mattino, cosa che ha fatto scattare la reazione immediata e sconcertata del Movimento 5 Stelle: “Il nostro Consigliere Monica Motta ha rinunciato ai permessi dal lavoro garantiti per non pesare sulle tasche dei cittadini…Vi lasciamo immaginare quanta amarezza sta provando in questo momento in cui si sente esclusa appositamente!!“.

La discussione del bilancio ne viene conseguentemente da martedì 11 agosto in poi sempre alle 9.00 del mattino: “Una mossa del genere, con tutta la minoranza già in ferie, in pratica zittisce l’opposizione di questo Comune -chiude il Movimento 5 Stelle- Voteranno questo bilancio in solitaria. Siamo veramente allibiti nel constatare quanto antidemocratica sia questa maggioranza.  Avrebbero potuto concordare con i consiglieri rimasti un orario consono a tutti? Si. Ringraziamo i registi di questa manovra, che ovviamente rimangono nell’ombra ma amministrano questa città muovendo i loro pupazzi a proprio piacimento!”