CERNUSCO
“(S)LEGATI”. IL TEATRO SOCIALE PORTA SUL PALCO AMICIZIA, SFIDA E SOPRAVVIVENZA

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Il secondo appuntamento con la rassegna del teatro sociale di Cernusco,
sarà un’ottima occasione per riflettere sui temi come l’amicizia e l’avventura selvaggia, che il più delle volte sfida i limiti umani.

Lo spettacolo messo in tenda da Mattia Fabris insieme a Jacopo Bicocchi, “(S)legati”, andrà in scena venerdì 21 novembre alle ore 21.00 presso la Casa delle Arti di Cernusco sul Naviglio, all’interno della rassegna “Indignarsi non basta“.

La storia allestita da Fabris, racconta le vicende degli scalatori inglesi Joe Simpson e Simon Yates che nel 1985 sfidarono le vette delle Ande peruviane. I fatti, riportati  per la prima volta da Yates nel libro “Touching the void”, narrano dell’impresa colossale dei due alpinisti, i primi al mondo a scalare la parete ovest del Siula Grande, vetta delle Ande peruviane, raggiungendo la cima a 6536 metri di altitudine.

Affrontando la discesa però, a 5800 metri Simpson cadde in una voragine e si ruppe una gamba. I disperati tentativi di Yates di riportarlo al campo base fallirono e così prese una decisione drastica: tagliare la corda che li teneva legati. In questo modo avrebbe potuto almeno salvare la propria vita lasciando il compagno al proprio destino.

La rassegna ‘Indignarsi non basta’  propone eventi teatrali che hanno come denominatore temi sociali. L’obiettivo è di fornire agli spettatori divertimento ma anche spunti di riflessione perché attraverso storie e narrazioni di altri si racconta e si parla anche di noi e della nostra condizione umana -ha ricordato l’ Assessore alle culture Rita Zecchini– Il teatro  è uno strumento potente che, con originalità, autenticità, armonia, ironia, offre emozioni e conoscenza con uno sguardo inconsueto e il teatro sociale, in particolare, promuove processi di relazione, collaborazione e solidarietà tra persone, gruppi e comunità”.

 ALESSANDRO COLOMBO