PESSANO CON BORNAGO – La Giunta è pronta a lavorare. Il sindaco Mazzurana ha distribuito le deleghe: nessuna novità, Caridi è vicesindaco

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La squadra degli amministratori di Pessano con Bornago è pronta a lavorare. I quattro assessori, che lavoreranno con il sindaco neo eletto Giordano Mazzurana, sono stati presentati durante la prima seduta del Consiglio Comunale dopo le elezioni, che si è svolta martedì 31 maggio.

Una squadra che non presenta in realtà nomi nuovi. Si riconfermano infatti gli assessori Monica Meroni e Chiara Fiocchi, con deleghe rispettivamente a Cultura, Istruzione, Bilancio, Tributi e Programmazione economica la prima, Politiche Sociali, Pari opportunità, Lavoro e Politiche Giovanili la seconda.

L’ex sindaco Giuseppe Caridi si sposta una sedia più il la rispetto agli ultimi dieci anni:  è infatti il nuovo vicesindaco, nonché assessore a Lavori pubblici, Beni Culturali e Patrimonio, Strade, Arredo Urbano, Viabilità, Verde pubblico, Protezione civile.

Il giuramento del sindaco

Accanto a lui, l’ex sindaco Pierangelo Tremolada, assessore a Urbanistica, Sport, Edilizia scolastica, Commercio e Sicurezza.

Restano al sindaco Mazzurana le deleghe ad Ambiente, Ecologia, Personale, Trasporti, Edilizia residenziale pubblica e privata.

UN’ASSEMBLEA MOVIMENTATA. “Sarò il sindaco di tutti”. Con queste parole il primo cittadino Mazzurana ha aperto la seduta del 31 maggio del Consiglio comunale. Prima del giuramento, Mazzurana ha ringraziato tutti i presenti, opposizione compresa, invitando  le parti alla collaborazione e al rispetto reciproco. “Spero che collaboreremo in un clima sereno – ha commentato – unico modo per far sì che questa legislatura sia proficua e porti a risultati positivi. Sono sicuro che questo è l’auspicio che ognuno ha nel suo cuore”.

Parole al vento, visto che sono stati sufficienti i primi punti all’ordine del giorno per vedere i fuochi d’artificio tra maggioranza e opposizione.

Gli animi si sono scaldati in merito alla nomina di presidente e vice del Consiglio comunale, figure non esistenti nella scorsa legislatura, introdotte nella modifica dello Statuto Comunale, pochi mesi prima delle elezioni.

Pdl e Lega si sono scagliati contro l’inutilità di queste figure. “Nella condizione economica tragica in cui ci troviamo – ha chiosato il candidato sindaco del centrodestra Massimo Cavalli – la politica dovrebbe dare il buon esempio. Forse non si sanerebbero le finanze pubbliche, ma sarebbe un gesto importante”.

Il discorso è poi degenerato sui costi della politica, con un acceso scambio di opinioni tra Caridi e Cavalli, a cui hanno partecipato anche Tremolada, Fiocchi, i consiglieri Angelo Marchesi (Lega) e Alberto Villa (Pdl).

Vivere di politica è pericoloso – ha commentato Cavalli – I politici di professione fanno quello che serve per essere eletti e non quello che serve davvero alla comunità”.

“E’ sbagliato ridurre i costi della politica partendo dai Comuni come il nostro – ha risposto Caridi –  dove il sindaco prende 950 e un assessore 450 euro al mese. Bisogna guardare alla politica nazionale. Lei, Cavalli, fa della demagogia, visto che fa parte di un partito il cui leader è un classico politico di professione”.

Al momento della votazione, tutta l’opposizione ha deciso di lasciare l’aula, gesto che ha fatto infuriare Caridi: “Gran bel debutto di serietà e rispetto per le istituzioni!”, ha chiosato il vicesindaco.

La maggioranza, così, ha eletto come presidente il consigliere Antonio Miotto e come suo vice Pastori.

E.D.