SPECIALE 25 NOVEMBRE
I NUMERI DELLA VIOLENZA SULLE DONNE, E I LUOGHI DI AIUTO IN MARTESANA

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25 novembre: Giornata Internazionale per la lotta alla violenza sulle donne.

Il tema della violenza sulle donne è purtroppo sempre di stretta attualità, va affrontato con diversi strumenti e da differenti visuali, sicuramente utili per far crescere la consapevolezza su uno dei crimini più odiosi, spesso consumato fra le mura domestiche. Qui sotto riportiamo alcuni dati relativi alla sicurezza delle donne rintracciati dall’indagine ISTAT, ma premettiamo che si può tirare un sospiro di sollievo solo se si ragiona sui numeri, perché se si pensa al dato di fatto, ovvero a violenza indecente sulle donne, nessuna percentuale in calo potrebbe restituire una dimensione più umana ad un fenomeno che nulla ha a che vedere con l’umanità.

Indagine ISTAT sulla Sicurezza delle Donne
A riguardo l’ ISTAT ha svolto una ricerca pubblicata nel giugno del 2014, e condotta tra maggio e dicembre 2014 con il finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità. L’indagine sulla sicurezza delle donne, se da un lato lascia un barlume di luce con l’aumento del numero di donne che hanno avuto il coraggio di denunciare, e con il calo percentuale delle violenze in generale negli ultimi 5 anni (sono passate dal 13,3% all’11,3%), dall’ altro lato getta un’ombra inquietante sul fatto che stupri e tentati stupri non siano in calo, e che le donne che hanno temuto per la propria vita siano percentualmente aumentate (dal 18,8% del 2006 al 34,5% del 2014) così come le donne che hanno riportato ferite gravi a causa di violenza subita dal partner (dal 26,3% al 40,2%).

A queste violenze va aggiunto un dato non trascurabile: 3 milioni 466 mila donne hanno subìto stalking nel corso della vita, il 16,1% delle donne. In ultimo, è ancora più shoccante come il 100% delle donne prese in considerazione dall’indagine tra i 16 e 70 anni, abbia dichiarato di essere stata forzata ad un’attività sessuale considerata umiliante da parte del proprio partner. E anche per l’indagine 2014, resta confermato come la violenza e l’abuso, vengano principalmente dal compagno di vita o da un ex. Le mura di casa quindi, sono ancora il luogo meno sicuro per una donna, e lo diciamo con sgomento. “Nonostante i continui passi avanti sono ancora tante le storie di violenza. Sebbene la legge da una parte tuteli le donne che denunciano, dall’altra quasi per ironia, le protegge sempre meno”, ha sottolineato l’Osservatorio per le Pari Opportunità di Auser.

E come siamo messi nella nostra Regione ?  L’indagine ISTAT ci dice che in Lombardia il 20.9% delle donne ha subito almeno una volta nella sua vita violenza sessuale, e il 19,5% violenza fisica. Nel 2014 poi, il 4% delle donne ha dichiarato ancora di aver subito violenza fisica o sessuale.

ASSESSORATI ALLE PARI OPPORTUNITà IN MARTESANA, E CENTRI DI AIUTO
Abbiamo chiesto ad alcune assessore alle Pari Opportunità di diversi comuni della Martesana, di farci il punto della situazione sia sulla lotta alla violenza che alle politiche messe in atto dal loro assessorato.

Miriam Perego – Brugherio.
“Territorio e amministrazione hanno da sempre espresso una forte sensibilità verso il tema della violenza maschile sulle donne; dal nostro insediamento si è lavorato nell’ottica di informare e sensibilizzare cittadine/i sul tema, organizzando incontri” spiega l’assessora, che prosegue: “Lo scorso anno, sono state attuate due progettazioni parallele, il Progetto Oltre il Neutro e DIADE (Deployment of Intervention Against Domestic violEnce) con finanziamento regionale, obiettivo: lavorare contro gli stereotipi di genere, sia nella vita quotidiana sia nel lavoro”. Inoltre, ci dice che è stata promossa la realizzazione di un corso di autodifesa femminile, con l’Associazione Shishino Mirami, iniziativa che ha riscosso molto successo, tanto da essere replicata il prossimo anno.

centro antiviolenza
Inoltre col progetto DIADE a Brugherio è stato inaugurato, nel mese di ottobre dello scorso anno, un centro antiviolenza, che ha sede presso la Palazzina del Volontariato, in Via Oberdan 83. Il centro è gestito dal Cadom (Centro Donne Maltrattate Monza), opera con specifiche metodologie di accoglienza e di accompagnamento delle donne, integrando e mettendo in rete più servizi ed istituzioni, anche grazie all’innovativa figura dell’operatrice di rete. Il progetto ha avviato l’attivazione di servizi specifici rispetto ai bisogni espressi da ogni singola donna con la consulenza legale, psicologica, mediazione. Il centro antiviolenza è aperto il martedì dalle 9.30 alle 12.30 e il venerdì dalle 14.30 alle 17.30. Nel 2014 -15 ha accolto 13 donne per problematiche connesse a varie forme di violenza e maltrattamento subite dalle donne stesse e/oppure da eventuali minori. Il 13 ottobre il progetto si è concluso con l’approvazione del nuovo protocollo di intesa della rete Artemide; inoltre sempre ad ottobre è stato elaborato un nuovo progetto, Diade 2.0, in risposta al bando di finanziamento regionale, che dovrebbe rafforzare ulteriormente la rete Artemide di ambito provinciale, implementando i servizi offerti alle donne. La nuova progettazione sarà avviata nel 2016 e saranno progettati 3 centri antiviolenza di cui uno in città.

“Hanno collaborato con noi numerose associazioni del territorio, sportive, culturali, sociali, socio-culturali e socio-sanitarie. In particolare, si segnala la nascita, nell’aprile 2015, dell’Associazione di Parità GEA -Genere e Azione-, che ha partecipato alle diverse iniziative, e informa e sensibilizza i cittadini/le cittadine anche attraverso una pagina Facebook” ha concluso Miriam Perego

Laura Vecchi – Cassina De’ Pecchi
Quello di Cassina è un lavoro in divenire rispetto alle Pari Opportunità, materia che, come ci dice l’Assessora Laura Vecchi “non è mai stata al centro di ben definite politiche sino ad ora”. Per tanto il cammino dell’amministrazione è piuttosto lungo e si snoda su due livelli: “Se da un lato abbiamo in mente iniziative culturali e di sensibilizzazione -ha spiegato- dall’altro va detto che un’iniziativa a spot senza un percorso politico ha poco senso e serve a poco. Per tanto puntiamo ad un piano triennale di azioni positive legate alle pari opportunità”. Nel frattempo, una cosa è stata fatta in Comune: un bilancio di genere sui dati riferiti ai dipendenti dell’ente, che nell’idea sia dell’ Assessora che della responsabile dell’ Ufficio del Personale Daniela Grassi, dovrebbe essere base di partenza per un bilancio di gente esteso a tutto il territorio, che rintracci dati relativi all’occupazione, ai servizi all’età e via discorrendo. Rispetto ai centri di ascolto e supporto per le donne in difficoltà, l’Assessora ha accennato all’idea di guardare con buon occhio un possibile consorzio con lo sportello già presente a Cernusco.

Rita Zecchini Cernusco sul Naviglio
“Lo Sportello Donna di Cernusco è aperto dal 2009, e dal 2014 abbiamo stilato una convenzione col comune di Pioltello e da allora anche le donne di quel comune usufruiscono di questo servizi che consistono in attività di accoglienza da parte di una counselor, consulenza psicologica, legale e inerente alle problematiche lavorative” ci ha spiegato l’Assessora Rita Zecchini, che ha poi aggiunto: “In tutti questi anni sono state prese in carico circa 400 donne di un’età compresa tra i 18 e i 70 anni, con una prevalenza della fascia di età tra i 30/40 anni. Più di 1000 sono stati i contatti telefonici e circa 1300 colloqui di tipo sociale, psicologico e legale”.

L’attività dello sportello consiste prevalentemente nell’informare, accogliere, accompagnare le donne in un percorso di ricerca, aiuto, soluzione al problema posto. E spesso la funzione dello sportello è anche quella di inviare a servizi specifici del territorio, servizi sociali, consultorio, polizia locale, a seconda delle problematiche evidenziate: violenza economica , psicologica e fisica, separazione e gestione dei figli, piuttosto che il lavoro, sia nelle situazioni legate a disoccupazione, sia in quelle di lavoro precario e mobbing con conseguente disagio psicologico.

E’ possibile rivolgersi direttamente al servizio il martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00, oppure chiamare il numero 02.9278285 o inviare una mail a sportello.donna@comune.cernuscosulnaviglio.mi.it. Gli uffici si trovano a Cernusco sul Naviglio in piazza Unità d’Italia, e tutti i servizi sono gratuiti. Per la consulenza psicologica è aperto lo sportello nella giornata di venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e solo su appuntamento. La consulenza legale invece (separazione, divorzio, lavoro, contratti, violenza e stalking) ha uno sportello aperto due volte al mese il giovedì dalle 16.00 alle 19.00 sempre su appuntamento.

La rete territoriale
L’assessore ci tiene a sottolineare che le attività dello sportello si sono spesso legate al territorio, tanto è vero che si è costituita una rete territoriale per il contrasto alla violenza contro le donne rappresentata dai seguenti soggetti: amministrazione comunale, assessorato alle pari opportunità, scuole superiori ITSOS e IPSIA, azienda ospedaliera, ASL, Padri Somaschi, associazioni UDI, CAV, Caritas, Cgil.

Le realtà associative.
Numerose sono le realtà associative che tanto hanno fatto nel tempo e tanto continuano a fare sul territorio, sempre più spesso in concerto con las tessa amministrazione. Parliamo delle realtà note come UDI e Libera Università delle Donne, piuttosto che Se Non Ora Quando.

Dania Perego Cologno.
In occasione dello spettacolo organizzato in Villa Casati, l’Assessora Perego ha spiegato: “L’iniziativa è stata pensata anche per dare ancora più visibilità e risonanza al Progetto Artemisia, già presente da due anni a Cologno Monzese. Uno sportello rivolto alle donne in stato di difficoltà e disagio vittime di violenza, che ha l’obiettivo di offrire orientamento ai servizi medici, legali e socio assistenziali esistenti sul territorio o nella Provinciale di Milano, la possibilità di effettuare colloqui individuali di sostegno psicologico e l’opportunità di partecipare ad un gruppo di mutuo aiuto dedicato a donne in stato di difficoltà e disagio, vittime di violenza. La lotta contro i soprusi e la violenza prosegue e proseguirà anche in futuro con altre iniziative di spessore.”

Artemisia
Lo sportello aiuta le donne in difficoltà, nella massima riservatezza, caratteristica comune di questo tipo di servizio, offre uno spazio dedicato, protetto e non rivelato rivolto alle donne in stato di difficoltà e vittime di violenza, con la possibilità di effettuare colloqui di sostegno psicologico per dare voce al disagio e affrontare insieme un percorso di rielaborazione dei vissuti e di emancipazione da una posizione passiva e di impotenza. Per fissare un appuntamento è necessario rivolgersi al numero 339.1894966 nei seguenti giorni e orari: martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Alessandra Tripodi (Commissario prefettizio) Pioltello
Nel 2014 in città è stata attivata una convenzione con lo Sportello Donna del Comune di Cernusco, già introdotto dall’Assessora Rita Zecchini, e l’Associazione Blimunde – sguardi di donne su salute e medicina. “Nel 2014 si sono rivolte allo sportello per la consulenza sociale 88 donne pioltellesi, delle quali 36 hanno usufruito anche di quello psicologico e 52 della consulenza legale –comunicano dal Comune di Pioltello- Le donne straniere raggiungono il 40% delle utenti, la condizione economica è solitamente medio bassa, quasi sempre aggravata da una separazione in atto o già consolidata anche perché in buona parte dei casi le utenti non hanno un’occupazione retribuita e quindi un reddito personale”.

 

La commissaria del comune Alessandra Tripodi ci dice : “Lo Sportello Donna è un importante servizio offerto gratuitamente alle donne pioltellesi che si trovano in condizione di disagio sociale, di difficoltà relazionale, di solitudine. Poterlo fare in convenzione con un confinante, Cernusco sul Naviglio, contribuisce a dare un messaggio positivo alle donne che si approcciano al servizio, che possono cogliere in questo modo il pregio di poter condividere con altre donne le proprie difficoltà e in questo modo, sentirsi meno sole. Ringrazio il Comune di Cernusco sul Naviglio con il quale sono sicura potremo continuare il percorso avviato”.

(Per informazioni sul centro Donna, vedere sopra sotto il capitolato relativo a Cernusco)

Santina Bosco Segrate
“A Segrate non è mai stato organizzato uno Sportello Donna specifico, anche perchè non c’è mai stata una delega assessorile alle Pari Opportunità -spiega l’assessora Santina Bosco– La nuova amministrazione è stata eletta meno di un anno fa, per il 2016 vedremo di colmare la lacuna. Non è detto che sia con uno sportello, magari è possibile avere un approccio sovracomunale, a livello di Città Metropolitana oppure come zona Adda-Martesana”.

D come Donna
Al momento l’attività a favore delle donne è gestita dal Segretariato Sociale, a cui fanno capo le politiche per i Servizi Sociali, ed affronta i problemi delle donne in stato di disagio. A Segrate inoltre è attiva dal 1989 l’associazione di volontariato femminile “D come Donna” che si pone l’obiettivo di aiutare le donne in difficoltà e di tutelare il loro ruolo nella sfera economica, politica e sociale. Si rivolge a tutte le donne italiane e straniere offrendo un aiuto a chi si trova in difficoltà, in famiglia e sul lavoro, alle donne che subiscono abusi, a quelle sole. E’ anche punto di aggregazione e occasione di crescita culturale e consapevolezza del proprio ruolo nella società. Offre un servizio di Telefono d’Ascolto avvalendosi di diverse figure professionali, e organizza iniziative socio culturali.

Per contattare il Telefono D’Ascolto ci si può recare allo sportello nei seguenti giorni: mercoledì dalle 10.00 alle 12.00; giovedì dalle 16.00 alle 18.00 e venerdì dalle 10.00 alle 12.00. Esistono poi contatti veloci attraverso il numero 02 2133039, o la mail dcomedonna.segrate@gmail.com

Osvalda Zanaboni, Vimodrone.
“Non esiste attualmente a Vimodrone uno sportello donna, inteso come sportello di primo livello supporto delle problematiche relative alla violenze o comunque ad aspetti al femminile; funziona invece quello telefonico in collaborazione con il Comune di Cologno Monzese, lo “sportello Artemisia”  attivo dal 2014, servizio protetto che ha lo scopo di raccogliere le donne con diverse problematiche tutte legate a questione di genere, variamente declinate” ci dice l’Assessora Osvalda Zanaboni, che prosegue  facendo presente come “sul territorio non esistono nemmeno associazioni al femminile che si occupano di questi temi, perciò, come assessore alle Pari opportunità ho sempre messo in atto azioni e politiche avvalendomi della collaborazione di associazioni e realtà territoriali attente e sensibili alle tematiche le più diverse a secondo delle situazioni e problemi”.

Incontri Culturali – Corso di Difesa – Donne Lavoratrici
Sul versante più prettamente culturale, l’ Assessora Zanaboni ricorda un ciclo di seminari sulla storia delle donne, così come spettacoli teatrali e musicali in occasione del 25 novembre e dell’8 marzo in collaborazione con le associazioni locali, e ancora mostre fotografiche e dibattiti.
“Ma c’è di più ci dice Osvalda Zanaboni “Per due anni consecutivi, a richiesta abbiamo un corso di difesa in rosa, in collaborazione con una realtà locale, completamente gratuito, che ha riscosso un grande successo e che ci richiedono sistematicamente. E’ un corso per altro attivato anche per le dipendenti comunali all’interno del piano triennale delle azioni positive che siamo andati a rinnovare proprio quest’anno, in prima battuta rivolto alle donne dal profilo più a rischio, ma pensiamo di riproporlo a tutte le dipendenti anche per il prossimo anno. Nel nuovo piano triennale delle azioni positive, abbiamo cercato di tutelare le donne lavoratrici e garantire il più possibile la conciliazione tempi casa-famiglia-lavoro, costituendo inoltre il Comitato Unico di Garanzia che ha proprio il compito di garantire e monitorare quanto previsto dal piano stesso”

Altri Comuni
Il Comune di Bussero non riporta ufficialmente una delega alle Pari Opportunità, sebbene l’Assessora Germana Brida pare si stia occupando di questo argomento. Nel Comune di Carugate le deleghe alle Pari Opportunità sono conferite nelle mani del Sindaco Umberto Gravina dopo la fuoriuscita dalla giunta dell’ Assessora alla partita Wally Franceschin, e in paese è attivo il Centro Italiano Femminile, presente su ogni tematica legata alle donne. A Pessano non esiste, come pure a Bussero e Carugate, uno sportello antiviolenza, e l’Assessora alla partita Chiara Fiocchi ha sottolineato l’importanza di serie politiche sociali a sostegno dei servizi rivolti alle donne, sebbene poi in paesi ci siano anche occasioni per incontri di sensibilizzazione. Da Melzo non è arrivata risposta alla nostra mail da parte dell’ Assessora alle Pari Opportunità Masotina. Per finire vogliamo annotare, come il sindaco di Gorgonzola Angelo Stucchi, recentemente abbia aggiunto un assessore alla sua squadra, nominando Ersilia Barracco Assessora alle Pari Opportunità, tra le altre deleghe. Un augurio di buon lavoro sulle politiche di genere.

FRANCA ANDREONI
MAGNI GIORGIA

 

 

 

Per finire vogliamo annotare come a Bussero non ci sia una delega alle Pari Opportunità; a Melzo l’Assessorato alle Pari Opportunità sia affidato all’Assessora Masotina, e come a Carugate la delega alle Pari Opportunità sia ora competenza del Sindaco Gravina dopo la fuoriuscita dell’ex Assessora Franceschin dalla Giunta, mentre il sindaco di Gorgonzola recentemente abbia scelto un nuovo assessore tra i suoi, nominando Ersilia Barracco Assessora alle Pari Opportunità, tra le altre deleghe. Un augurio di buon lavoro sulle politiche di genere.