COLOGNO
“QUESTA E’ LA GIUNTA DEL FARE… NIENTE”. PD, CSD E CAMBIA COLOGNO SUL PIEDE DI GUERRA

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Dopo il bilancio del Movimento 5 Stelle, a seguito di una riflessione comune avvenuta nella minoranza, anche Cambia Cologno, Cologno Solidale e Democratica e Partito Democratico tirano le fila di un discorso dopo i primi cento giorni di amministrazione Rocchi. Più defilato è invece Cosimo Sansalone, che seppur appoggiando alcune iniziative dell’opposizione, ritiene i giudizi sulla nuova Giunta “ingenerosi, e viziati da una prevenzione di schieramento giustificabile solo per il PD, molto meno per le liste civiche, che dovrebbero restare al di fuori dei partiti tradizionali”.

Capodici, Cocciro e Verzino mettono l’accento sull’immobilismo amministrativo, su un albo pretorio privo di delibere di giunta: “Le uniche presenti sono in realtà patrocini e questioni tecniche -ha specificato Salvatore Capodicise il Sindaco ha lavorato tutto Agosto ci mostri i risultati di questo lavoro. Tutto ciò che viene enfatizzato in queste settimane è solo frutto di attività ordinarie dei dirigenti, e non della Giunta, in sostanza quindi non è stato fatto nulla”. Ma è il funzionamento in sé della macchina amministrava che pare non essere digerito dalla minoranza. Rispetto alle famose interpellanze non lette durante l’ultimo consiglio comunale, nessuna risposta è ancora arrivata sul tavolo dei capigruppo, così come nessuno degli interventi letti dal Sindaco in quell’ora di comunicazioni tanto discussa, è stato inviato ai richiedenti.

La mancanza forse più evidente in tal senso, sta in questi quasi tre mesi di silenzio seguito alla richiesta di visione degli atti fatta dal capogruppo PD Giovanni Cocciro, in merito ai debiti delle società di calcio cittadine: “Sono passati quasi tre mesi e non ho visto nessun documento, è inammissibile -ha spiegato Cocciro- mi costringono a fare denuncia per omissione d’atti d’ufficio. Ricordiamo che la funzione di controllo spetta di diritto all’opposizione, ma negando l’accesso agli atti ci viene impedito di svolgere il nostro lavoro, così pure quando non vengono lette le interpellanze. Non spetta al Sindaco decidere quali argomenti siano validi e quali no”.

Se su queste posizioni resta più lontana la Lista Sansalone, c’è una cosa su cui le forze di opposizione hanno posto in calce la loro firma di concerto: l’iscrizione all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, di un tema delicato come quello dell’amianto. “Risanare Cologno Monzese dall’Amianto” dunque, è ciò di cui vogliono discutere gli schieramenti di minoranza, sebbene non ci siano ancora in vista né una convocazione dei capigruppo né un consiglio comunale. “In realtà sono settimane che il presidente Della Vella non convoca una commissione -ha sottolineato Capodiciper tanto in questo lasso di tempo mi pare chiaro che non abbia svolto il suo lavoro, ci sarebbe quasi da restituire il compenso maturato”.  Al capogruppo di Cambia Cologno fa eco Loredana Verzino di CSD: “Di cinque consigli comunali ormai sostenuti, uno lo abbiamo convocato noi come opposizione e quattro erano dovuti dalla normativa. In sostanza lavorano poco, e fanno lavorare male noi, perché non accettare le interpellanze significa sottrarsi al confronto”.

Dunque una minoranza che si compatta su alcuni temi fondamentali, e mantiene le proprie specificità nel percorso politico, riprova di una composizione fatta di culture politicamente diverse. Vero è che sui capigruppo Capodici, Cocciro e Verzino, anche dall’interno sono arrivate accuse di voler fare un’opposizione distruttiva, accuse alle quali risponde Salvatore Capodici: “Tenere presente il regolamento, e pretendere il rispetto della legge 267 non significa volerli mandare a casa, significa controllare, così come spetta all’opposizione, che la giunta governi e che sappia farlo”.