BRUGHERIO
FESTA PATRONALE FRA TRADIZIONE E FUTURO. IN MEZZO, 150 ANNI DI STORIA

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Sant’Ambrogio, Guzzina, Moia, Pareana, Occhiate, Modesta, Increa, San Cristoforo
L’elenco potrebbe continuare se volessimo elencare tutte le cascine presenti a Brugherio, quelle che hanno costituito il suo nucleo abitativo per anni nel corso della storia, e che ancora oggi sono riferimenti per molti residenti. Ebbene, è da questa vocazione contadina legata fortemente alla terra e alla coltivazione di bachi da seta, che l’amministrazione comunale ha costruito una festa patronale 2015 che, se come ogni anno ricorre nelle prossime settimane (dal 10 al 12 ottobre), diversamente dal passato vuole essere ponte di raccordo tra la tradizione e il ricordo dei primi 150 anni di vita, e il futuro del prossimo secolo.

DUE GIORNI DI FESTA APRONO UN ANNO DI EVENTI
Una festa che aprirà i battenti con l’apertura del Luna Park alle 09.00 del mattino di sabato 10 ottobre, e che chiuderà lunedì 12 ottobre con un’apertura straordinaria della mostra di velocipedi della collezione Museo Miscellaneo Galbiati, che verrà inaugurata sempre il sabato 10 alle ore 17.00. All’interno un programma evocativo della storia brugherese (nel dettaglio qui), l’inizio di oltre un anno di eventi che condurranno ai grandi festeggiamenti per il centocinquantesimo di dicembre 2016.

“Non è scontato che un comune dedichi così tanto tempo ad un centenario –ha spiegato l’Assessora alla Cultura Laura Valli– Ma in noi c’è la volontà di condividere questo percorso con la partecipazione attiva dei cittadini, rivivendo con loro questo senso di appartenenza alla nostra storia locale”. E questo lungo percorso sarà accompagnato dal logo ufficiale di tutti i festeggiamenti, opera della giovane studentessa di Arianna Betti del Liceo Artistico della Villa Reale di Monza. Una sintesi grafica perfetta che all’interno del numero 150, fa corrispondere ad ogni cifra un elemento significativo della cultura brugherese: il campanile di San Bartolomeo con le corone dei Magi, l’arcolaio per la filatura e la mongolfiera con il tempietto di Moncucco.

DALLE ORIGINI CONTADINE AL COMMERCIO SINO ALL’ARTIGIANATO
Origini contadine dunque, ma anche sviluppo delle pratiche artigianali e del commercio. Ecco cosa condenserà questa Festa Patronale 2015, che vede un coinvolgimento diretto del Distretto del Commercio, delle aziende agricole Brugheresi, delle associazioni, che trasformeranno il centro storico in una fiera espositiva, e al contempo in una grande fattoria didattica con animali, trattori, apicoltori, artigiani locali tra lavori antichi e strumentazioni innovative, vendite di formaggi e miele: “Dopo due anni di lavoro accanto agli esercenti –ha spiegato l’Assessore al Commercio Marco Magnisiamo riusciti ad accostarci senza il pregiudizio che vuole un’amministrazione di centrosinistra lontano dall’attività produttiva. Posso dire ora che ci siamo quasi, e che in questi anni stiamo consolidando il lavoro del distretto del commercio, che vogliamo aprire anche agli artigiani per far fronte comune in un periodo di difficoltà. E da qui nasce la Festa Patronale così come l’abbiamo pensata”.

FARE FESTA PER SENTIRSI PARTE DI UNA COMUNITA’ CHE COSTRUISCE IL SUO FUTURO
Una festa del gusto, dell’esperienza e del sapere” l’ha definita il Presidente della Pro Loco cittadina Piergiorgio Talmesio. “Il sapere condensato nel logo dei 150anni che è sintesi della storia di una Brugherio che volge al futuro. Il gusto della torta paesana che è simbolo della festa e della tradizione, e l’esperienza intesa come l’atto del cittadino di vivere e sperimentare il suo territorio partecipando attivamente anche alle feste, segno del tornare indietro e provare il piacere di ritrovarsi tra concittadini”.

Trapela il forte sentimento messo dall’amministrazione in questa ricorrenza dunque, anche se il primo cittadino sa bene che arriveranno le polemiche legate ai costi, che comunque, aggirando intorno agli 8000 euro, sono risultate inferiori a quelle passate: “Ci chiederanno come mai abbiamo deciso di spendere dei soldi per questa festa, quando ci sono molte altre cose da fare –ha detto Marco Troiano ma per noi fare festa non è un diversivo per dimenticare i problemi, ma per aggregare laddove tutti si sentono più soli, per far aprire le cascine mentre tutti percepiscono una comunità che vuole chiudersi in sé stessa, e non è così. Valorizziamo il senso dello stare insieme stendendo un filo conduttore, facendo memoria del passato ma definendo insieme cosa vogliamo diventare”. E proprio con lo sguardo rivolto in avanti, il Sindaco incontrerà i diciottenni nella serata di domenica 11 ottobre.

ALCUNE COSE DA NON PERDERE
Tra gli eventi di grande richiamo, segnaliamo il giro in carrozza con cavalli per le vie del centro e in Villa Fiorita; la fattoria didattica lungo tutta Piazza Roma, dove verranno esposti anche trattori d’epoca; le degustazioni proposte dalle aziende agricole locali; i menù tradizionali da gustare nelle cascine; la Missa Comacina con coro, campane e organo presso la Chiesa San Bartolomeo, e poi la novità di Via Vittorio Veneto coinvolta nel percorso espositivo che segnerà un congiungimento tra il centro e l’area delle giostre. A totale appannaggio di stand, esposizioni e bancarelle, anche Via Italia, Via Tre Re e Via De Gasperi.

Un momento della Conferenza Stampa di presentazione della Festa Patronale
Un momento della Conferenza Stampa di presentazione della Festa Patronale