BRUGHERIO (foto gallery)
CHIESA GREMITA PER LA MESSA SOLENNE DELL’ ARCIVESCOVO DI MILANO SCOLA

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La frattura incisa nel marmo di questo altare, indica la morte, il sacrificio di Gesù, il dono totale di sé che fa per noi e che continua a fare, lui assoluto innocente, che si carica i nostri peccati e le nostre fragilità. Ma a questo sacrificio è legata la dimensione della cena eucaristica, la volontà di Gesù, che per restare presente accanto ad ogni uomo in ogni tempo e in ogni luogo, ha trasformato il pane e il vino nel suo corpo e nel suo sangue, espressione concreta del suo donarsi a noi. E la vostra scelta architettonica concretizza nel marmo questi due aspetti, che sono il segno del gesto che stiamo per compiere“.

Sono queste alcune delle parole spese dall’ Arcivescovo di Milano Angelo Scola, durante la Messa Solenne nella Chiesa di San Bartolomeo ieri 19 aprile. In una celebrazione che ha incarnato in ogni aspetto l’essenza del rito e dei simboli, il Cardinale ha iniziato con la benedizione dell’acqua nella fonte battesimale, con la quale ha poi asperso sia l’altare che i fedeli “come espressione del desiderio di cambiare che abbiamo nel cuore“, ha spiegato.

Ma facendo un passo indietro, la lunga mattinata dell’ Arcivescovo a Brugherio, accompagnato dal Cerimoniere del Duomo Monsignor Claudio Fontana, è iniziata con la visita ai lavori di ristrutturazione dell’oratorio di San Damiano e Sant’Albino, il cui primo lotto affacciato su Via Giovanni Delle Bande Nere, è appena stato concluso.

Qui il Cardinale Scola è stato accolto di buon’ora da Don Nello Pozzoni e dal Parrocco Vittorino Zoia, e al termine della visita si è poi recato in Piazza Roma, dove ad attenderlo vi era il Sindaco Marco Troiano con gli assessori Giovanna Borsotti, Graziano Maino, Mauro Bertoni e Miriam Perego, insieme ai consiglieri comunali Andrea Annese e Vincenzo Panza e il Comandante della Polizia Locale Pierangelo Villa.

Don Vittorino Zoia ha introdotto i parrocchiani ad una solennità preparata in ogni minimo dettaglio dalla comunità, compresi i canti del bravissimo coro. “Grazie di essere tra noi, presenza di Pastore per la nostra Chiesa -ha detto Don Zoia rivolto all’Arcivescovo ScolaDesideriamo questa celebrazione perché ne abbiamo bisogno, e perché ci farà sicuramente bene”. Con il Parrocco sull’altare, anche altri due sacerdoti della Comunità Pastorale brugherese, Don Alessandro Maggioni Don Giovanni Reccagni, insieme al Diacono Don Gregorio Josè Simonelli, che diventerà prete a giungo, e a Padre Luigi Peraboni, della Pastorale dei Rom e Sinti della Diocesi di Milano.

Nella speciale Messa Solenne iniziata alle ore 10.00 e protrattasi sino alle 12.00, l’Arcivescovo di Milano ha mostrato ai fedeli il Lezionario, accompagnando con una preghiera di benedizione, e solo dopo la liturgia della parola, è iniziato il vero e proprio rito della dedicazione dell’altare, con la Litania ai Santi, la Preghiera di Dedicazione, il potente gesto dell’ unzione dell’altare stesso con il Sacro Crisma e poi l’incensazione dello stesso. Una simbologia di grande impatto per un evento eccezionale, che come ha ben sottolineato il Cardinale “per come è robusto questo marmo, forse solo tra secoli i vostri discendenti assisteranno ad un’altra cerimonia come questa”. 

La copertura dell’altare con la tovaglia e gli ornamenti floreali, unita all’accensione di tutte le luci come nella veglia pasquale, ha chiuso il rito speciale di una domenica storica per la comunità cristiana brugherese. Una comunità che non è nuova all visita di Sua Eminenza Angelo Scola, in città anche un paio di anni fa per la Messa della Vigilia dell’Epifania, in occasione dei 400 anni dalla traslazione delle Reliquie dei Re Magi, un doppio passaggio da Brugherio che è cosa “assai rara“, come confessato dall’ Arcivescovo stesso. 

Al termine della celebrazione, il Cardinale si è intrattenuto a salutare i fedeli, stringendo le mani a molti bambini e fermandosi a scambiare due parole con i ragazzi prima di un altro momento importante: la benedizione dei nuovi mezzi acquistati dalla Croce Bianca di Brugherio a proprie spese.

L’Arcivescovo ha tagliato il nastro inaugurale in compagnia della volontaria più giovane della sezione e di un bimbo. Prima di lasciare la città, c’è stato anche il tempo dei saluti con il Sindaco Toriano, con il Presidente della Croce Bianca di Brugherio Sirtori, con il Presidente della Croce Bianca Milano Vincenzo Tresoldi, e con una coppia di giovani volontari che si sposeranno a settembre, e che per l’occasione hanno ricevuto davvero degli auguri speciali.

Tutto questo lo ritrovate nella corposa galleria di immagini qui sotto,