C’era anche la piccola Francesca Damiani il 14 maggio in udienza speciale da Papa Francesco.
La segratese, alunna della scuola Fermi di Via Modigliani, è stata scelta per rappresentare la Lombardia durante la consegna al Pontefice del libro “Caro Papa Ti Scrivo…”.
Il progetto editoriale molto particolare, è curato dall’ associazione “Cultura&Solidarietà”, che ha già coinvolto il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e il Sindaco di Milano, in percorsi editoriali simili finalizzati ad avvicinare i bambini al mondo delle istituzioni.
Nel libro in questione sono raccolte 525 lettere indirizzate a Papa Bergoglio, scritte dagli alunni delle scuole primarie, una classe per ognuna delle regioni italiane. La prefazione al volume è stata curata da Fulvio Scaparro e l’introduzione è stata scritta da Don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana.
La consegna dell’opera completa è stata ripresa dalle telecamere di TV 2000 nella mattinata di mercoledì scorso, quando il Santo Padre ha voluto incontrare personalmente ogni bambino della delegazione. E’ qui che si sono verificati i momenti più simpatici. Il Pontefice è stato travolto da un affetto inaspettato da parte dei bambini, ulteriore testimonianza di quanto il suo modo di porsi sia riuscito davvero ad avvicinarlo a tutte le frange della popolazione.
I piccoli si sono mostrati altrettanto semplici, e nel loro candore hanno rivolto particolari domande a Papa Bergoglio:
“Quale squadra tifi ? … Hai la TV ? ” , per poi arrivare a quesiti più complessi come “Hai mai incontrato Dio ? … Per fare tutto questo ti serve la bacchetta magica ? … Quali sono le tue preoccupazioni ? “. C’è stato qualcuno che ha chiesto di pregare per i poveri, per la propria famiglia, e chi ha espresso dubbi : “Secondo me quando mio papà dice le parolacce a Gesù dispiace“, e chi ha optato per i complimenti: “Lei è una persona Santa, l’ho capito quando ha rifiutato la croce d’oro per quella di ferro“. Di fondo però, tutti i bambini sono stati immediati, spontanei e sono andati al sodo di ciò che per loro importava, senza troppi giri di parole.
Chissà cosa hanno scritto nelle loro lettere tutti gli altri bambini d’Italia, a questo Papa che sembra incuriosirli e piacergli molto …