Rubrica letture: a giugno si legge di amicizia, storia e mistero

Una selezione di quattro romanzi tra le ultime uscite, per iniziare l'estate con nuove storie in cui immergersi

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Sono quattro i romanzi che vi proponiamo nella nostra rubrica mensile, ormai un rito, e che trattano temi importanti: dall’amicizia tra uomo e animale alla necessità di sentirsi importanti, passando per storia e giallo.

Un libro rivolto ai ragazzi ma consigliato anche a tutti gli adulti con un animo vivace e giovane. “Flavia DeLuce e il cadavere nel camino” (Sellerio 2017) è uno dei sei romanzi dello scrittore canadese Alan Bradley, nato a Toronto nel 1938.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti letterari tra cui figurano “l’Arthur Ellis Award for Best Novel”e “l’Agatha Award for Best First Novel”. La sua produzione più celebre è la serie dei gialli intitolata “I Misteri di Flavia DeLuce” ambientati nell’Inghilterra del 1950 in una cittadina fittizia di nome Bishop’Lacey che ha come protagonista l’undicenne Flavia De Luce, di nobili origini, appassionata di chimica, che vive con il padre e le due sorelle.
In questo racconto, ambientato in un college femminile canadese, la protagonista vive intrighi, misteri e scopre un cadavere mummificato con la testa mozzata che crolla giù dal camino. Ben presto iniziano a sparire ragazzine, e Flavia capirà che per risolvere i misteri del presente occorre scavare nel passato: nel farlo si confronterà anche con la figura materna.

Parlarne tra amici” (Einaudi 2018) di Sally Rooney, irlandese classe 1991, è un libro che ripropone la vita reale e le relazioni vere e umane, quelle nelle quali ci imbattiamo ogni giorno e che dà voce ai millennial.
Frances, l’io narrante del racconto e Bobbi, la sua migliore amica nonché ex fidanzata dei tempi del liceo, hanno ventuno anni, sono brillanti, frequentano l’università e hanno tutte le carte in regola per diventare chiunque vogliano essere. Quando incontrano Melissa e Nick, una coppia di artisti di dieci anni più grandi, Frances prende una cotta per lui, Bobbi per lei. E da qui l’amicizia senza limiti delle due ragazze sembra andare a rotoli. È un romanzo del desiderio e dell’identità ambientato a Dublino che descrive la veridicità ai tempi nostri, dalle comunicazioni via mail e messaggi fino al bisogno di sentirsi indispensabili e speciali.

Andrea Moro, classe 1962, linguista e neuroscienziato, ha scritto un libro che sembra un saggio o un saggio vestito da romanzo.
Il segreto di Pietramala” (La Nave di Teseo 2018) è la storia di Elia Rameau, un giovane linguista di Parigi che gira il mondo per catalogare lingue esotiche e viene inviato a compiere una delicata missione: deve studiare e descrivere la lingua di Pietramala, un borgo isolato sulle montagne della Corsica. Inizia così un viaggio a ritroso nel tempo che attraversa agguati, fughe, inganni, l’amore per una ragazza bellissima, l’amicizia con due attori di teatro, l’odio per chi violenta la natura tra mondi nuovi, lingue dimenticate e amori indimenticabili.

Sara Baume, classe 1984, è una scrittrice nata nel Lancashire e cresciuta in Irlanda, vincitrice del “Davy ByrnesAward”, del “Hennessy New Irish Writing Award” e del  “Rooney Prize”.
Con “Fiori frutto foglia fango” (NNE 2018) ha scritto romanzo sull’amicizia tra un uomo e un cane, un’alleanza che si rinsalda giorno dopo giorno grazie a fiducia e compassione. Ray, il protagonista del libro, è un uomo di quasi sessant’anni che vive isolato da tutti nella casa del padre sulla costa irlandese. Un giorno decide di adottare un cane impaurito, malandato e privo di un occhio, e per la prima volta riesce a scardinare la solitudine in un dialogo serrato dove ripercorre la sua vita, dall’infanzia alla scomparsa misteriosa della madre. Un’opera diversa, originale e azzardata, che lascia parlare l’uomo, l’animale e la natura.

 

Augusta Brambilla