“Per una scuola che accoglie”: l’Iqbal Masih di Pioltello a scuola di lingua

I docenti hanno partecipato ad un'aggiornamento sulle tecniche di insegnamento della lingua italiana a bambini e ragazzi immigrati

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Costruire buone prassi per poter progettare e gestire al meglio laboratori linguistici efficaci per bambini e ragazzi stranieri. Questo il tema al centro del corso di formazione – “Per una scuola che accoglie” -, organizzato dall’Istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello, composto da 5 incontri e che si è concluso venerdì 4 dicembre.

«Tutti i docenti partecipanti si portano dentro sicuramente un interessante bagaglio di conoscenze – hanno dichiarato dall’Istituto comprensivo -, un dialogo costruttivo e nuovo tra due ordini di scuola diversi ma soprattutto la condivisione di buone prassi e la voglia di realizzare un “scuola che accoglie” non solo a parole ma attraverso la costruzione di azioni efficaci finalizzate a garantire il successo formativo di tutti e di ciascuno!».

Gli argomenti trattati

A tenere il corso sono state Enrica Spinelli e Debora Comito, esperte di accoglienza e insegnamento della lingua italiana L2 ad alunni immigrati e di didattica interculturale della cooperativa Farsi Prossimo.

Durante il corso formazione sono stati affrontati diversi argomenti: dall’approfondimento di determinate tecniche didattiche, alla semplificazione dei testi, fino all’analisi del contributo che possono dare per l’insegnamento della lingua le nuove tecnologie.

«L’Iqbal Masih è una scuola “Meravigliosamente Multiculturale”, che si arricchisce ogni giorno dello scambio derivante dall’incontro tra culture diverse ma per fare in modo che l’intercultura nella sua essenza sia veramente interazione tra culture è fondamentale poter garantire a tutti gli alunni pari opportunità… “Non uno di meno”! – si legge sui social dell’Istituto – Pertanto i nostri docenti non temono le sfide e amano mettersi in gioco, formandosi, per trovare sempre nuove strategie, per rendere proficui i propri interventi didattici, per adeguare ai bisogni degli alunni le diverse tipologie di laboratori linguistici».