Fondi periferie e DL Milleproroghe: salvi i progetti per la riqualificazione delle stazioni MM2 in martesana

Il progetto di oltre 7 milioni di euro per la riqualificazione delle stazioni MM2 in Martesana non è a rischio.

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La notizia circolata sui social nelle scorse ore e ripresa da alcuni organi di stampa locali, secondo la quale nel rinvio al 2020 di 2.1 miliardi, stanziati dal governo Renzi per le periferie, contenuto nel DL Milleproroghe del governo, ci fosse anche l’intervento di riqualificazione previsto sull’asta MM2 Adda Martesana, non avrebbe nessun fondamento.

Ad escluderlo proprio Città Metropolitana che in un recente comunicato stampa ha voluto sottolineare come i 50 interventi previsti, tra cui anche il progetto “Welfare metropolitano e rigenerazione urbana”,  che ha visto i comuni di Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Bussero, Gorgonzola, Gessate e Vimodrone,  ottenere  un maxi finanziamento di oltre 7 milioni di euro, per riqualificare le stazioni della metropolitana, non sono contenute negli interventi che saranno oggetto del rinvio da parte del governo.

IL CHIARIMENTO DI CITTA’ METROPOLITANA

“Innanzitutto un po’ di chiarezza -si legge nel comunicato stampa diffuso da Città Metropolitana- le risorse sono state assegnate a Comuni e Città metropolitane in due blocchi: il primo di 24 beneficiari, tra cui Città metropolitana di Milano, con un Decreto della fine del 2016, e il secondo, dei restanti 96 con un successivo Decreto del maggio 2017. L’emendamento riguarda il differimento di due anni delle Convenzioni del secondo blocco e pertanto la Città metropolitana di Milano non è coinvolta”.

Il progetto che interessa la riqualificazione delle stazioni MM2 della Martesana sarebbe proprio inserito nel primo bocco e quindi nessun allarme, pericolo scampato.

Ciò nondimeno – si continua a leggere nel comunicato stampa di Città Metropolitana- non si può fare a meno di constatare che, l’atto compromette la tempestiva realizzazione di altri 96 beneficiari e rischia di archiviare la virtuosa strada imboccata per affrontare la questione delle periferie urbane attraverso un modello di intervento che ha dato prova di efficienza, tempestività e cooperazione tra i livelli centrali e locali, nella risposta a una questione sulla quale è necessario ancora grande impegno istituzionale. In tale prospettiva il nostro auspicio non può che essere che vi sia un ripensamento da parte del Governo rispetto alle decisioni assunte”.

LE REAZIONI A CALDO

I cittadini e gli amministratori quindi, possono dormire sonni tranquilli, nessun problema per riqualificazione stazioni e rimozione delle barriere architettoniche”.

Le reazioni del mondo politico non sono tardate alla diffusione della notizia tra cui anche quella del primo cittadino di Vimodrone Dario Veneroni che ieri sul suo profilo Facebook scriveva così: “Anche Vimodrone dovrà aspettare. Sembrava già fatto. Quattro progetti finanziati. Invece. Grazie al governo Lega e 5 Stelle. I Vimodronesi vi ringraziano. Queste sono le azioni incomprensibili ai più“.

QUI L’ELENCO DEI PROGETTI CHE SARANNO FINANZIATI E NON RIENTRANO NEL RINVIO DEL GOVERNO