“La pace e la condivisione si creano solo conoscendosi”.
Su queste parole di Andrea Citterio, consigliere comunale con delega alla Pace e Cooperazione Internazionale, si è aperta la serata sul dialogo tra religioni, tenutasi giovedì 11 febbraio all’auditorium di Via Piave.
Ospiti dell’incontro, Abdullah Tchina, Imam dell’Associazione Islamica di Milano, Renata Bedendo, membro della Commissione Ecumenismo e dialogo della Diocesi Ambrosiana e docente di Islam all’ISSR di Verona, ed Edoardo J. Fuchs, esponente della comunità ebraica e collaboratore del PIME. A condurre la serata, Nadia Rossi, giornalista vimodronese. “Insieme agli organizzatori della serata, ci siamo posti la domanda sul taglio che avremmo potuto dare all’incontro, quali domande avremmo potuto porre -ha spiegato Rossi- e ci siamo convinti che la vera necessità fosse quella di conoscersi a fondo”. Obiettivo raggiunto dunque, dato che il confronto con i tre esponenti locali delle religioni più diffuse, ha portato ad un vero approfondimento dei tre diversi culti, del loro credo, dei riti, e soprattutto della loro visione sociale, da cui è emersa la comune importanza data al dialogo.
Dialogo e conoscenza. Sono state dunque queste le parole chiave della serata, molto partecipata per altro, come spiega il primo cittadino Antonio Brescianini: “Solo il dialogo può salvare dall’avere paura -ha detto- quando Andrea Citterio ha suggerito questa serata, non ho potuto far altro che incoraggiarlo, data la difficoltà presente nel trovare un momento di confronto e comunicazione.” Se la religione cattolica è senza dubbio quella che appartiene alla cultura tradizionale del nostro paese, nel orso del dibattito sono stati sciolinati dei dati interessanti sulla presenza dia altri culti sul territorio. In Italia ad esempio, la comunità ebraica si aggira intorno ai 30.000 credenti, mentre si stima che i fedeli islamici presenti sul territorio italiano, siano 1.700.000. E’ su questi importanti dati che nasce il bisogno di una comunicazione sempre più frequente e rispettosa.
“La creazione di ponti -ha spiegato Renata Bedendo– favorisce nuovi incontri con persone di credo diverso, con storie diverse che inducono alla solidarietà e all’accoglienza a cuore aperto. Questo è per me, parte dell’essere cattolica”. Non è distante da questo concetto il pensiero dell’ Imam Tchina: “E’ un piacere ritrovarsi questa sera per parlare di pace e dialogo -ha spiegato- Dialogare è fede, i due terzi dello stesso Corano ci insegna quanto il dialogo abbatta le barriere conducendo all’altro e arrivando fino a se stessi”. E a queste considerazioni sono seguite le riflessioni del membro della comunità ebraica Edoardo J. Fuchs, che ha aggiunto un tassello alla discussione: “Condivido l’idea che il miglior modo per costruire un dialogo sincero e costruttivo sia, ovviamente rispettare il prossimo, ma soprattutto rispettare se stessi, rispettare la propria storia e le proprie origini.”
Una serata improntata sullo scambio di conoscenze, che è terminata con un dibattito sentito tra i partecipanti, coinvolti da una argomento che non poteva essere di maggior attualità. “Ringrazio la Caritas di Vimodrone, la scuola d’italiano per stranieri e la commissione cultura della parrocchia di San Remigio per la loro collaborazione, oltre che alle forze dell’ordine qui presenti -ha concluso il Consigliere Comunale Citterio, che tanto si era speso per organizzare l’evento- Nell’ideare questi incontri abbiamo avuto modo di crescere reciprocamente”.
STEFANIA DELLA CASA