CASSINA
TENSIONE TRA OPERAI IN PRESIDIO E CARABINIERI DAVANTI ALLA DIELLE

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Ha rischiato di degenerare nella violenza lo sciopero con presidio ai cancelli della Dielle,
l’impianto di riciclaggio della plastica di Cassina de’ Pecchi bloccato da lunedì scorso dalla protesta di una sessantina di operai che denunciano inadeguatezza dei salari, anni di trattamenti schiavistici e continui infortuni sul lavoro.

L’EPISODIO
Erano circa le 14.00 di venerdì pomeriggio quando un centinaio di carabinieri in assetto antisommossa sono intervenuti per scortare due camion all’interno dell’azienda e permettere un seppur flebile proseguimento delle attività dell’impianto. Al rifiuto degli operai di aprire i cancelli si è temuto che la tensione potesse sfociare in un epilogo violento, ma fortunatamente, dopo interminabili attimi di silenzio, il confronto tra i due blocchi ha permesso di superare lo stallo, i due camion hanno fatto il loro ingresso da un’entrata laterale e i blindati hanno potuto abbandonare la zona senza alcun tipo di conseguenza tra il sollievo dei presenti.

LE RICHIESTE DEGLI OPERAI
Rimane la consapevolezza che l’episodio rappresenti in tutto il suo potenziale esplosivo la delicata situazione della Dielle, una società a gestione familiare legata ad una cooperativa appaltatrice per quanto riguarda il reclutamento degli operai che ora chiedono un adeguamento contrattuale inquadrato nel settore “Trasporto merci spedizioni e logistica”, regole chiare sui turni, indennità per coloro che lavorano all’impianto da molti anni, il riconoscimento formale della rappresentanza sindacale e il rispetto delle misure di sicurezza in un luogo dove gli incidenti sul lavoro sono all’ordine del giorno.

Finora ogni tentativo di intavolare e formalizzare una trattativa non ha trovato riscontri da parte dell’azienda e così lo sciopero proseguirà sotto l’egida del Sindacato Intercategoriale Cobas in attesa di ulteriori sviluppi.