SEGRATE
SCOPPIA IL CASO “BOFFALORA-GATE”

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A Segrate scoppia il caso Boffaloragate.
La questione è di quelle che ci si trascina dietro da molto tempo: il completamento dei lavori pubblici nel quartiere della Boffalora.

E’ di pochi giorni fa la notizia, rilanciata dalle opposizioni di centrosinistra, che il 15 marzo 2014 sarebbe scaduta la fideiussione che garantiva il comune dalle inadempienze dei costruttori. Una mancanza, questa, che si tradurrà in una perdita di 24 milioni di euro, circa due terzi del bilancio comunale, non più incassabili. Ma, stando alle accuse, non sarebbe strano, dal momento che la fideiussione sarebbe stata emessa da una società senza i titoli necessari per farlo.

Bocche cucite dal comune, mentre impazza la polemica da parte delle opposizioni. “Perché l’amministrazione comunale non ha controllato prima che chi ha emesso le fidejussione avesse i titoli per farlo? Perché non li ha obbligati a rinnovarle prima della loro scadenza?” si chiedono in una nota i consiglieri del PD. “Parliamo di una cifra enorme per una città come Segrate –continuano- tale da far tremare le vene ai polsi ad ogni singolo consigliere comunale di maggioranza.”

E di “clamoroso errore politico” parla la lista civica Segrate Nostra. “E’ dal 2010 che lo ripetiamo: la convenzione “Cascina Boffalora-Santa Monica” fu una scelta sbagliata, un’offesa al territorio non solo di Segrate ma di tutta la Martesana decidere di realizzare sull’area agricola della Boffalora un nuovo quartiere di tre-quattromila abitanti che avrebbe dovuto essere dotato di scuole, aree commerciale e perfino, nel progetto iniziale, di una nuova chiesa parrocchiale.” E sulla fideiussione aggiungono: “Va accertato di chi sia la responsabilità di questa incredibile situazione ma soprattutto va presa una decisione definitiva e radicale. Di fronte alle inadempienze sempre più gravi della immobiliare Vegagest la convenzione va dichiarata scaduta e ogni diritto edificatorio va definitivamente annullato. La parte non ancora edificata della Boffalora, che per fortuna è ancora tantissima, va riportata a verde agricolo ed inserita nel Parco agricolo Intercomunale.”