Pacemaker autoalimentato: lo inventa la diciannovenne gorgonzolese Eleonora

Una "rivoluzione" nata dalla passione di una giovanissima

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Ha solo diciannove anni e talento, grinta e passione che le hanno già permesso di vincere il concorso internazionale Sustainergy Competition promosso da Eilat- Eliot Renewabel Energy, nel novembre 2016: parliamo di Eleonora Del Frate, di Gorgonzola, unica italiana – insieme agli israeliani Evyathar Cohen e Gilad Serper – ad avere inventato un pacemaker che si autoalimenta grazie a stimoli meccanici del corpo e senza l’ausilio di corrente elettrica.
Noi di Fuoridalcomune.it abbiamo scambiato due parole con lei per conoscerla meglio.

UNA RIVOLUZIONE

La vera rivoluzione di questa scoperta è stato trovare un materiale sensibile, preciso e biocompatibile in grado di rivoluzionare la concezione tradizionale del pacemaker alimentato a corrente elettrica. – ha dichiarato soddisfatta Eleonora Del Frate Abbiamo lavorato e cooperato in sinergia di intenti per un anno e abbiamo tracciato le linee guida e creato il prototipo. Noi non lo abbiamo brevettato ma lo ha fatto una società americana che, visto i buoni risultati, lo ha diffuso sul mercato”.

UN BACKGROUND DI TUTTO RISPETTO

Nonostante la giovane età, sono numerose le esperienze che la giovane Eleonora ha al suo attivo, oltre gli studi liceali allo scientifico A.Volta di Milano, e riguardano esperienze di studio e lavoro in Spagna, Finlandia, Inghilterra e all’Osservatorio Astronomico della Valle d’Aosta.
Nel 2016 si è classificata al primo posto al concorso Una Settimana da Ricercatore indetto dall’ Università degli Studi di Milano-Scuola per la diffusione delle Bioscienze, e ha ottenuto uno stage in un istituto di ricerca nel campo della genetica molecolare e biotecnologie.
È primo violino della giovane orchestra Sinfonica G.Verdi di Milano e di Orchestra Crescendo di Gorgonzola.

“METTETEVI IN GIOCO”

La soddisfazione più grande in questo percorso è stata che, come liceale e con le mie competenze in fisica e matematica, ho potuto essere partecipe dello sviluppo di un progetto fattibile e sostenibile in grado di soddisfare un bisogno reale.- ha sottolineato Eleonora–Voglio dire ai giovani talentuosi di avere il coraggio di mettersi in gioco, di condividere esperienze, di andare all’estero, di sbagliare e di rialzarsi perché ci sono infinite possibilità di sviluppo che neanche immaginano nel campo della ricerca mondiale, che è un universo ricco, con orizzonti aperti e protesi verso il futuro”.

Eleonora è iscritta al primo anno della Facoltà di Fisica dell’Università di Milano e continua la sua corsa alla scoperta del mondo anche come membro della Associazione Studi Fisica Italiana. “Sono molto felice per il mio vissuto, che mi ha permesso di vivere con slancio e generosità le occasioni che mi si sono presentate e che ho potuto cogliere grazie ai miei genitori, che mi hanno sempre sostenuta e incoraggiata”.

Una passione che l’ha portata lontano: “Ho imparato molto più di quanto mi aspettassi e mi ritengo fortunata, perché la formazione culturale e scolastica, unita alla passione per la fisica, mi hanno permesso di avvicinarmi ai giovani di tutto il mondo che hanno un bagaglio culturale comune al mio, che tendono agli stessi ideali e cercano in tutti i modi di vederli realizzati”.

 

Augusta Brambilla