SEGRATE
CONTINUANO LE PROTESTE PER LA NUOVA RETTA DEGLI ASILI NIDO. LA RIPOSTA DELL’ASSESSORE POLDI

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Continuano le proteste a Segrate a causa dell’aumento delle rette dei nidi e l’eliminazione delle agevolazioni sul secondo figlio. Un gruppo di genitori del Nido Sbirulino, che stanno portando avanti la battaglia con il Comune da mesi, ha mandato in questi giorni una nota in cui taccia il sindaco Micheli di una “totale mancanza di sensibilità rispetto ad un tema cardine della campagna elettorale”, quale il sostegno alle famiglie. Sempre tramite il comunicato, è stata dichiarata la volontà di muoversi “attraverso una mozione da presentare in Consiglio” e, se necessario, anche attraverso “una petizione”.

“Avremo evitato di toccare le tariffe, ma siamo in una situazione di pre-dissesto ed abbiamo l’obbligo, di fronte alla Corte dei Conti, di rivedere i costi dei servizi a domanda individuale, tra cui proprio i nidi” ha spiegato l’assessore alla Cultura, Gianluca Poldi. All’accusa del Gruppi Genitori di aver effettuato un “altissimo ed indiscriminato aumento delle tariffe sopra certe fasce dal 20% al 40%”, Poldi risponde: “Fino ad oggi, la fascia più alta arrivava ad un reddito ISEE di 33’000€, dopo di che subentra una tariffa unica di 600€. In questo modo, però, l’interno costo del servizio veniva ripartito tra tutti i fruitori”. “Abbiamo deciso di introdurre due nuove fasce, così da rendere il sistema più proporzionale – ha spiegato Poldi -. Dai 33’000€ ai 45’000€ ISEE la retta sarà pari a 600€, dai 45’000 in su subentrerà la retta piena di 707€. Sotto i 33’000€, invece, non vi saranno variazioni nella retta. Ma rassicura, “A gennaio provvedeemo ad un’ulteriore modifica in senso proporzionale delle fasce”.

Sull’effettiva efficacia della raccolta firme che ha visto i genitori uniti nella protesta contro il nuovo provvedimento l’assessore commenta: “Sono state raccolte 100 firme, ma sono solo 11 gli utenti coinvolti dalla nuova ripartizione della retta. Questo vuol dire che hanno firmato anche persone che non rientrano nelle fasce oggetto della modifica”.

Per il futuro, però, l’assessore si è dimostrato ottimista: “Bisogna tenere in conto due cose: la prima è che dall’anno prossimo entrerà in vigore una misura del Governo che risarcirà di 1’000€ tutte le famiglie che presenteranno il rendiconto per questo tipo di spese”. “In secondo luogo – ha continuato – L’appalto dei nidi scadrà l’anno prossimo e provvederemo a rinegoziare il servizio in modo più favorevole per gli utenti”.