SEGRATE
PRANZI E CENE PER 23MILA EURO TRA 2010 E 2014 CON LA CARTA COMUNALE. ALESSADRINI SI DIFENDE DALLE ACCUSE

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

23.553,25 euro in ristoranti, sarebbero stati pagati con una carta di credito comunale nel periodo compreso fra il 2010 e il 2014, quando a guidare il comune era l’ex sindaco, oggi candidato del centrodestra in lizza a Pioltello, Adriano Alessandrini.

La cifra sarebbe emersa a seguito di alcuni chiarimenti che la Corte dei Conti avrebbe richiesto al Comune di Segrate, in merito alle spese sostenute dall’amministrazione fino al 2014. Tra queste, è stata rinvenuta una determina dirigenziale relativa all’emissione di una carta di credito a disposizione dell’ ex sindaco, e della quale gli uffici comunali sembrerebbero avere in mano solo dati parziali.

Segrate Nostra ha subito reagito alla notizia con un comunicato che non cela nulla di ciò che è stato raccolto in questi giorni, e chiede conto di una serie di spese dettagliate, che dovrebbero essere di rappresentanza. Si apprende dal comunicato, che nel 2010 sarebbero stati saldati con tale carta 38 conti emessi da ristoranti per 8.766,10 euro; nel 2011, 16 conti per un totale di 4.074 euro e nel 2012 la carta di credito sarebbe stata usata 9 volte per 3.137,50 euro totali. Nel 2013, si legge ancora, sono stati spesi 1.810 euro per 7 conti in tutto; e infine 5.765,65 euro per 17 conti nel 2014.

Chiedendo un comportamento di completa trasparenza all’attuale amministrazione, Segrate Nostra scrive: “Per la maggior parte di queste al momento non vi sarebbero documenti giustificativi. Erano davvero tutte necessarie? Chi erano gli “ospiti” di queste iniziative di rappresentanza? Gli uffici comunali sembrano disporre solo di dati parziali, ma tra i pochi dati accessibili alcuni sono sorprendenti: pranzi anche da 60 euro a persona; 100 euro per due bottiglie di vino! Preoccupa ancora di più il fatto che pare sia stata elusa la trasparenza. La normativa in materia, infatti, prevede che dal 2011 tutte le spese di rappresentanza siano inserite nel prospetto annuale e pubblicate sul sito del Comune. E questo non sempre è avvenuto”.

In attesa degli esami della Corte dei Conti, il primo cittadino segratese Paolo Micheli ha preferito non commentare la vicenda.

La reazione di Adriano Alessandrini:
“Carta di credito mai usata per spese personali, si parli invece delle spese dell’attuale amministrazione”

Il diretto coinvolto Adriano Alessandrini per 10 anni Sindaco di Segrate, ha subito commentato la vicenda, spiegando il suo punto di vista. “L’unico commento che posso fare è che Segrate Nostra è penosa nel tirare fuori questioni che non esistono. La carta di credito in questione non è stata usata da me, ma per le spese del Comune, ad esempio quando abbiamo avuto in visita a pranzo alcuni membri dell’Aeronautica, quindi solo ed esclusivamente per spese di rappresentanza”.

Alessandrini punta invece i riflettori sulle spese della Giunta Micheli. “Io non ho mai usato la carta di credito del Comune per spese personali, non ho neanche mai usato il telefono e l’auto del Comune– spiega l’ex Sindaco- Perché non si parla invece delle spese dell’attuale amministrazione? Io non ho mai avuto un portavoce, come l’attuale Sindaco, né tanto meno un social media manager, entrambi stipendiati dal Comune. La mia amministrazione non ha mai avuto consulenti e avvocati esterni, ma solo interni, con un notevole risparmio”. Parlando ancora di cifre, Alessandrini aggiunge: “Si parli piuttosto del bilancio, che io ho chiuso in attivo di 6 milioni e mezzo lo scorso anno, e che oggi è in rosso di 1 milione e mezzo”.

Si parla dunque di cifre non indifferenti, di spese compiute con i soldi dell’amministrazione e quindi dei cittadini, riguardo alle quali ora si attende chiarezza da parte della Corte dei Conti, in un’unanime richiesta di trasparenza da parte dei segratesi.