ATTENTATI A PARIGI
LA MARTESANA ESPRIME CORDOGLIO. A BRUGHERIO IL PRIMO EVENTO PUBBLICO

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Tragedie che scuotono la stabilità politica ed emotiva del mondo intero, e chiamano a gran voce una riflessione profonda. Ecco cosa sono gli attentati sanguinari che lasciano sgomenti e versano sangue di centinaia di persone, togliendo la vita ad innocenti, e ponendo fine alla vita, così per come l’hanno sempre vissuta, di chi sopravvive e di chi resta. Per questo gli attentati del 13 novembre a Parigi, per i quali non è ancora terminata la conta delle vittime e siamo già quasi a 130, hanno avuto una cassa di risonanza dolorante in ogni angolo del pianeta, e anche da noi, in Martesana, le reazioni e le iniziative non sono tardate ad arrivare.

Cernusco:
L’Assessore Ghezzi e Luca Foresti (PD) a Parigi, salvi perché rientrati più tardi
Soprattuto a Cernusco, che in prima persona sta vivendo l’apprensione per la situazione parigina, dato che l’ Assessore Silvia Ghezzi e Luca Foresti del coordinamento PD cittadino, si trovavano nella capitale francese  per un’iniziativa di hoster di AirB&B la sera degli attentati. Ma proprio l’Assessore da Facebook ha tranquillizzato tutti sulla sua salute, e il giorno dopo ha postato parole dense di dolore: “Oggi camminare per Parigi nei luoghi degli attentati è strano e commovente -ha scritto l’assessore sabato mattina- Stanno tutti cercando di tornare alla normalità con un peso in più dentro. Mi colpisce nel profondoÈ tutto successo intorno a me. Un attentato proprio a 100 mt dal mio alloggio. Un altro a 500 da dove ero ieri sera quando e’ successo. Penso alle persone innocenti come me ma più sfortunate. Bisogna andare avanti e vivere. Non possiamo fermarci per paura perché significherebbe darla vinta ai terroristi”. E la sera stessa degli attentati, era giunta la testimonianza di Luca Foresti,  che di quelle ora scriveva, sempre su Facebook. “Camminando verso la nostra casa di pochi giorni, avendo deciso di non prendere la metro, abbiamo incontrato l’inferno senza capire cosa stesse accadendo, nascondendoci in un bar per un paio d’ore. Persone uscite dal Bataclan insanguinate sono entrate nel bar e sono state prelevate da una psicologa. Poi siamo riusciti a tornare a casa. A pochi metri da casa c’e’ stato uno dei sette attentati. Dove probabilmente saremmo stati se avessimo preso la metro“.

Brugherio e il raduno popolare di ieri 15 novembre (gallery a fine articolo)
12227766_10206802438052272_7089761673242027011_nDomenica mattina 15 novembre, un gruppo di cittadini si è riunito spontaneamente in Piazza Roma, seguendo un invito arrivato tramite Facebook sul gruppo cittadino. Un piccolo raduno con bandiere della Pace, bandiera Europea listata a lutto, un tricolore francese e “le storiche bandierine di quando fu siglato il gemellaggio con il paese francese di Le Puy En Velay, come ha spiegato una donna al banchetto. Un gruppo di persone che si sono ritrovate a discutere di ciò che era successo, ribadendo la loro vicinanza al popolo parigino colpito dagli attentati. “Ci sarà il tempo per le valutazioni e le discussioni -si legge nel volantino distribuito- ora è il tempo della solidarietà. […] Manifestiamo come cittadini italiani ed europei, manifestiamo come esseri umani. Manifestiamo perché la barbarie va combattuta, sempre, a Parigi come in Siria, Iraq, ovunque innocenti confino a morire”. E al capannello di cittadini accorsi al gazebo, tra cui diversi giovani, si sono aggiunti intorno alle 11.00, anche gli Assessori Valli e Maino e numerose persone uscite dalla Messa domenicale.


Carugate e l’ assemblea oggi 16 novembre:
Doveva esserci un incontro organizzato dal PD questa sera alle 21.00 nell’auditorium della scuola media, ma il partito che guida la città ha deciso di riconvertire la serata (stesso posto stessa ora) in un’assemblea pubblica per riflettere sui fatti accaduti a Parigi, e più in generale sul contesto e le vicende terroristiche che stanno riempiendo le pagine della storia attuale, “per esprimere solidarietà alla Francia, e ribadire l’importanza della democrazia –scrivono dal Partito Democratico- perché il coraggio è più forte della paura”

Cassina De’ Pecchi e la fiaccolata del 20 novembre:
In città è stata organizzata una fiaccolata per il prossimo 20 novembre, con partenza alle 18.30 dalla stazione della metropolitana, da dove il corteo con fiaccole accese, si muoverà per Via Papa Giovanni XXIII, Via Matteotti, Via Venezia, fino dia arrivare al monumento ai caduti di Piazza Unità d’Italia. Non sventoleranno simboli, né bandiere di partito, e sono concessi solo simboli di pace, il tricolore italiano e quello francese. L’invito è esteso a tutta la cittadinanza, dalle associazioni alla parrocchia, dai giovani alle famiglie, e un appello è rivolto a tutti i musicisti cassinesi che vorranno partecipare suonando l’inno francese. Per l’occasione sono stati attivati un indirizzo mail somethingforparis@gmail.com e una pagina Facebook

Cologno e la fiaccolata del 18 novembre:
L’amministrazione ha organizzato per mercoledì 18 novembre, una fiaccolata che toccherà Villa Casati e Via Mazzini, annunciata pubblicamente dal Sindaco Angelo Rocchi su Facebook, con un messaggio nel quale il Primo Cittadino esprime il suo turbamento rispetto alla tragedia parigina, e ribadisce: “Estendo l’invito a tutte le persone che come me non si arrendono alla violenza. E’ un attacco al cuore dell’Europa che mira ad instaurare la paura”.

Gorgonzola e la lettera del Sindaco Stucchi:
Il Sindaco Angelo Stucchi ha ripreso in mano carta e penna, e ha scritto alla collega Myriam Fougère della cittadina francese di Ambert, con cui la città è gemellata, per esprimere cordoglio a nome di tutti i gorgonzolesi. “Ancora una volta i nostri occhi sono bagnati dalle lacrime, ancora una volta uomini e donne francesi sono stati privati della loro vita da terroristi che con queste stragi rilevano una capacità inaudita di odio e di fanatismo che affonda le sue radici nella paura, nell’invidia e nella diffidenza. Questi fatti ci addolorano, ci interpellano, ci sconvolgono -ha scritto Stucchi- Noi tutti i cittadini di Gorgonzola esprimiamo il nostro dolore e la nostra vicinanza a chi oggi piange la perdita di un suo caro e al popolo francese privato di tanti suoi figli da chi preferisce la logica delle armi al confronto delle idee. Che il nostro sentirci contemporaneamente francesi, italiani, europei, cittadini del mondo porti la pace nelle nostre comunità”.

Segrate e le bandiere a mezz’asta:
Con le bandiere del municipio a mezz’asta, il comune di Segrate ha affidato alle parole del suo primo cittadino Paolo Micheli, il cordoglio e la solidarietà verso il popolo francese: Il problema è che noi amiamo la vita. Loro amano la morte. Non permettiamo a insicurezza e terrore di cambiare i valori della nostra convivenza: sarà duro e doloroso, ma solo così avremo la nostra vittoria”.