VIMODRONE
LA CITTA’ SALUTA “LA ROSETTA”, OSTETRICA E INFERMIERA PER INTERE GENERAZIONI

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“E’ una grande perdita per la comunità, che saluta parte della sua storia, perché la signora Rosetta è stata la storia di Vimodrone da quando ha iniziato ad andare di casa in casa a far nascere generazioni di cittadini moltissimi anni fa“.

Sono state queste le prime parole del Sindaco Antonio Brescianini, questa mattina 30 luglio appena appreso della morte della signora Rosetta Ferrario, classe 1922, l’ Ostetrica della città con la O maiuscola, la donna che con la sua risolutezza e fermezza, ma con grande umanità e passione, è stata l’infermiera della città per eccellenza, sin da quando si muoveva per le cascine, o riceveva le persone nel suo ambulatorio di Cascina Rampina, che negli anni “60 condivideva con un medico.

Quanti bimbi ha visto nascere, quante generazioni di vimodronesi hanno visto la luce sotto la sua guida. Nel 2006 l’allora Sindaco Veneroni (Nella foto di copertina con la Signora Rosetta) le consegnò la benemerenza civica: “Da oltre 50 anni Ostetrica in Vimodrone con grande impegno al servizio della cittadinanza tutta -si lesse nella motivazione- ancor oggi non risparmia il suo aiuto e la sua professionalità, anche gratuitamente, con grande umiltà a chiunque si rivolge a Lei”. Negli anni Rosetta aveva affinato le sue competenze, e nel suo piccolo ambulatorio offriva assistenza per chi avesse bisogno di iniezioni, e addirittura di piccole terapie termali, che lei metteva a servizio della gente con quel poco di strumentazione possibile e l’acqua di Tabiano, nota per le sue proprietà curative delle vie orali. “Era una donna davvero avanti con i tempi sin da allora -ricorda con affetto la Vicesindaco Ivana Broiricordo che fu proprio lei a seguire mia madre durante la gravidanza e la nascita di mio fratello. Era un po’ spigolosa ma estremamente professionale e competente. Un pezzo di storia di Vimodrone”.  

Rosetta Ferrario non aveva figli e dal 2009 era rimasta vedova del marito Francesco, che aveva sposato in tarda età. Fu proprio dopo la morte di lui che Rosetta iniziò ad abbandonare lentamente le sue attività di assistenza sanitaria ai cittadini. Infatti, nonostante si fosse trasferita da Cascina Rampina al centro città, aveva ricavato nella sua casa un altro piccolo ambulatorio.

I funerali si svolgeranno il prossimo sabato, e i cittadini non mancheranno di ricordare nel momento della morte, una donna così fortemente legata al principio della vita.