SEGRATE
WWF, LEGAMBIENTE E GOLFO AGRICOLO DIFFIDANO COMUNE E REGIONE

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Che i lavori per la costruzione della Variante Monzese fossero iniziati, lo avevamo raccontato giorni fa (qui), così come avevamo accennato di quanto l’opinione pubblica fosse spaccata in città, con il Golfo Agricolo sceso in strada a protestare e picchettare contro l’inizio dei lavori.

La protesta è proseguita, e unitamente a WWF e Legambiente, la cinquantina di residenti riuniti del Comitato Golfo Agricolo, ha scelto la via formale per opporsi ai lavori: inviare una diffida al Comune e alla regione Lombardia, chiedendo espressamente che i permessi e il via libera al costruire, vengano ritirati, in nome della sentenza del TAR del 27 febbraio, che annulla di fatto tutto il PGT segratese (qui), e che aveva censurato la Valutazione Ambientale Strategia redatta dal comune, considerata lacunosa proprio perché carente di valutazioni in merito alla strada i cui lavori sono appena partiti.

Giorni addietro, nel comunicare con entusiasmo l’inizio dell’opera viabilistica della Variante della Via Monzese, il Sindaco Alessandrini aveva più volte ribadito come i lavori non intacchino la zona verde cittadina, ma il Comitato, con in mano la scheda dei lavori previsti per la zona in questione (qui), illustra una visione differente della cosa: “Quella strada dovrebbe collegare la Strada Statale 11 Padana Superiore alla S.P. 103 Cassanese, tagliando attraverso il Golfo Agricolo -hanno spiegato- e ha come unica funzione quella di servire da accesso per i nuovi quartieri residenziali che l’amministrazione vorrebbe costruire nell’area“.

Una divergenza insanabile dunque, culminata con una diffida che non ha ricevuto alcuna risposta al momento, e che lascia spazio per pensare ad ulteriori sviluppi giudiziari: “Stiamo valutando tutti i risvolti della vicenda, compresi quelli penali e decidendo se presentare nuovi ricorsi al TAR -hanno spiegato gli attivisti che stanno difendendo il Golfo Agricolo da ormai 12 anni- Certamente ci batteremo in ogni modo per evitare gravissime e irrimediabili conseguenze per la popolazione e il territorio”.

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