Un baule di fotografie mai viste e ritrovate dopo 40 anni, per raccontare una storia incredibile e che in poco conoscono, grazie al lavoro meticoloso di tre fotografi di quei tempi, Giorgio Passoni, Antonio Vaccarossa e Roberto Piovani, che hanno recuperato -tra cantine e soffitte- i negativi di quelle istantanee che tutti pensavano perdute.
“Segrate ai tempi di Pablito. Noi e gli azzurri del Mundial” è la mostra fotografica che racconterà la storia dei ragazzi di Bearzot e della loro presenza in città.
A quarant’anni dall’impresa titanica del Mundial
11 luglio 1982, stadio Santiago Bernabeu di Madrid: gli azzurri di Bearzot diventano campioni del mondo, dopo aver sconfitto Argentina, Brasile e Germania.
A quarant’anni da quella magica notte, vengono ancora i brividi a ricordarlo: l’urlo di Tardelli, i goal dell’indimenticabile Paolo Rossi, per tutti Pablito, Dino Zoff che alza la coppa al grido finale di Nando Martellini «campioni del mondo, campioni del mondo campioni del mondo!», sono e rimarranno nel cuore degli italiani. Per sempre.
Segrate e gli azzurri del Mundial: una storia sconosciuta

Tre mesi dopo la vittoria dei mondiali, l’Italia di Bearzot gioca a Milano la prima partita di qualificazione europea contro la Cecoslovacchia. E il paese dove gli Azzurri si allenano per quella partita, il primo paesino d’Italia a ospitare la Nazionale fresca di titolo mondiale, è prorio Segrate: sede del Jolly Hotel, che ha ospitato la comitiva azzurra, e del Campo Comunale, allora nuovo di zecca, dove si è svolta la preparazione.
Eppure Segrate non era il paese prescelto: lo diventò per una serie incredibile di colpi di fortuna, coincidenze e imprevedibili contropiedi. Una storia finora sconosciuta che verrà finalmente svelata.
Informazioni sulla mostra
La mostra fotografica sarà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30, presso il Centro Verdi di via XXV aprile.
L’ingresso avverrà secondo le disposizioni anti Covid.