Elezioni Cernusco, il terzo polo “non s’ha da fare”

Il progetto politico di una coalizione alternativa a quella di Zacchetti e Cassamagnaghi naufraga sul nascere

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Il progetto politico di un aggregazione alternativa alla coalizione che si sta consolidando intorno a Zacchetti, da un lato e al centro destra unito al sostegno di Cassamagnaghi dall’altro,  è morto sul nascere.

La Città in Comune, Sinistra per Cernusco e Vivere Cernusco, le liste che avrebbero dovuto essere le principali forze politiche intorno a cui costruire la terza proposta, non hanno trovato l’intesa e hanno così spento sul nascere l’entusiasmo di chi avrebbe voluto un polo a sinistra della coalizione a trazione PD. A nulla è valso nemmeno l’interesse che si stava formando attorno a una nuova nascente formazione civica, pronta a costituirsi e ad entrare a far parte del progetto.

Braccio di ferro

Alla base della disputa proprio la scelta del candidato sindaco e il percorso per la sua definizione. Da un lato Rita Zecchini attualmente capogruppo per La Città in Comune, Sinistra per Cernusco, ex assessora e candidata sindaco nella precedente tornata elettorale, dall’altro Giordano Marchetti, capogruppo di Vivere Cernusco, ex vicesindaco e anima della storica lista Civica. Un confronto, quello tra i due ex alleati della giunta Comincini, che ha portato a un nulla di fatto determinando l’empasse.

Primarie sì, primarie no

A mali estremi estremi rimedi. Neanche per sogno!  «Per evitare uno stallo e rispettare la sensibilità di tutti nella riunione delle forze coinvolte del 3 marzo – affermano dal quartier generale de La Città in Comune, Sinistra per Cernusco-  abbiamo proposto di affidare la scelta ai nostri elettori/elettrici attraverso le primarie, un percorso democratico-partecipativo da tenere entro breve tempo, ma purtroppo la nostra proposta è stata respinta anche nel successivo incontro del 7 marzo con la motivazione infondata che non ci sarebbero stati i tempi».

Ognuno per la sua strada

Si è risolto tutto con un nulla di fatto con le strade che si dividono senza apparentemente essersi mai nemmeno incontrate. «Prendiamo atto con amarezza che il progetto in cui abbiamo tanto creduto non c’è più – affermano le liste che fanno capo a Rita Zecchini in consiglio comunale – ma siamo convinti che abbiamo ancora molto da dire e fare per il bene della città presenteremo a breve una nostra proposta politica programmatica all’altezza di tale compito». Anche Vivere Cernusco correrà da sola. «Non è la prima volta in questi 38 anni di esperienza della nostra lista civica – dicono gli ex alleati di Zacchetti – la coerenza e la fedeltà ai nostri valori di riferimento non sono mai stati in svendita, le ambizioni personali non ci appartengono e questo ci ha portato come in passato a scelte coraggiose e non personali. Ci presenteremo agli elettori con una lista aperta plurale e in buona parte rinnovata».

Più Cernusco non sarà della partita

«Il movimento “PIU’ CERNUSCO”, venute a mancare le condizioni politiche per la costruzione di un’ampia area politica di centrosinistra alternativa all’attuale maggioranza, non si presenterà con una  propria lista alle prossime elezioni amministrative – ha dichiarato Mario Pau, portavoce e promotore del movimento – abbiamo lavorato per offrire un’alternativa di centro sinistra per le prossime elezioni, e abbiamo cercato un accordo per trovare il candidato sindaco che fosse largamente condiviso, ma purtroppo questo non è stato possibile».