Cernusco intitolerà una via a Giulio Regeni

La mozione è stata approvata a larga maggioranza dal consiglio comunale

Foto di Amnesty International
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Dopo aver conferito la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, Cernusco sul Naviglio si impegna a intitolare una via o uno spazio pubblico a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano torturato e ucciso nel 2016 in Egitto. A portare la questione in consiglio comunale è stata la forza di maggioranza Vivere Cernusco, attraverso la consigliera Chiara Beniamino.

«La morte di Giulio Regeni per mano del Governo egiziano e l’imprigionamento, da quasi un anno, di Patrick Zaki, sono due vicende note che rivelano il vero volto del governo egiziano, e di cui abbiamo anche parlato nei precedenti consigli comunali», ha ricordato Beniamino. «Attraverso questa mozione, vogliamo offrire un risarcimento simbolico a lui, alla sua famiglia e a tutti gli italiani che dopo questo vile assassinio chiedono giustizia».

Una via e uno striscione

Durante la discussione, alcuni consiglieri – anche di maggioranza – hanno criticato alcune premesse inserite nel documento. In particolare, Simone Dossi (recentemente subentrato a Silvia Ghezzi in quota Pd) si è detto «perplesso di alcuni aspetti contenuti nella mozione, fra cui la richiesta di sospensione delle relazioni diplomatiche con l’Egitto».

Dopo un breve confronto e la sospensione momentanea della seduta, la consigliera proponente Chiara Beniamino ha accettato di modificare alcune premesse contenute nel documento, affinché si potesse raggiungere un accordo sul merito della questione.

La mozione è stata accolta favorevolmente dalla quasi totalità del consiglio comunale. Si sono astenuti invece i tre consiglieri della Lega, che hanno motivato il proprio voto parlando della responsabilità di chi, come Giulio Regeni, intraprende attività di ricerca all’estero.

«L’attività dei ricercatori come Giulio Regeni è fondamentale, soprattutto in paesi come l’Egitto», ha spiegato il capogruppo Luca Cecchinato. «Ma quali sono le responsabilità di chi si reca in questi paesi, dove non vengono rispettati i diritti umani? E quali i doveri dell’Italia o di qualunque paese di provenienza dei ricercatori? Occorre forse più responsabilizzazione da parte di chi intraprende queste attività di ricerca in paesi dove lo stato di diritto non viene rispettato».

Oltre all’intitolazione di una via o di uno spazio pubblico, la mozione approvata dal consiglio comunale cernuschese impegnerà il Sindaco Zacchetti e la giunta ad affiggere fuori dalla sede comunale lo striscione “Verità per Giulio Regeni“, già presente in numerosi comuni italiani.