A lezione di Scherma Antica da Lorenzo Belletti

Impugnare una spada e sfidarsi in un duello a oltranza, proprio come venivano descritti i duelli sugli antichi codici medievali: è questo quello che si apprende durante una lezione di Scherma Antica, l’arte marziale insegnata da Lorenzo Belletti, rappresentante di Di Santi e Fanti. Le lezioni – per il momento sospese – si svolgono a Milano all’Heracles Gymnasium, e a Cernusco sul Naviglio presso la palestra L.A. Danza, dove il Magistro insegna scherma tradizionale anche a bambini e ragazzi.

Scherma Antica

Molto differente dalla più conosciuta scherma olimpionica, la Scherma Antica, anche chiamata Scrima, è un’arte marziale in tutto e per tutto in cui ogni mossa appresa, ogni tecnica utilizzata, può essere riprodotta in combattimento anche ai giorni nostri per difendersi o, eventualmente, per attaccare.

Gli antichi codici italiani e tedeschi del 1400 costituiscono, per il Magistro il punto di riferimento imprescindibile da cui deve partire lo studio della scherma tradizionale. Lorenzo ha reso l’accuratezza filologica e il mix delle due tecniche occidentali il fiore all’occhiello della sua scuola: «Noi non ci limitiamo allo studio dei codici italiani, come Fiore de Liberi – n.d.r. autore del trattato Flos duellatorum – ma studiamo anche le tecniche tramandate dai tedeschi come il primo grande maestro Liechtenauer, i cui insegnamenti orali sono stati trascritti da un allievo, e Hans Talhoffer un arbitro che avendo assistito a centinaia di duelli ha potuto vedere quali fossero le tecniche migliori e da lì inserirle in un codice». 

Le armi

Parte tutto dal sapersi destreggiare nel combattimento tenendo in mano una spada. Anzi, tenendola con due mani, perché è così che questa arma bianca deve essere impugnata. Le differenze con la spada usata sui veri campi di battaglia è davvero minima: non c’è affilatura né punta, ma il peso – appena un chilo e mezzo – e il materiale sono i medesimi delle spade che venivano usate in epoca medievale.

Oltre alla spada durante una lezione di scherma antica si può impara a manipolare una daga, il ferro corto divenuto espressione dialettale perché utilizzato per porre fine al duello, oppure una picca, una specie di lancia spesso accoppiata alla spada a due mani. E poi  balestre, brocchieri, archi e frecce: grazie agli insegnamenti storicamente meticolosi di Lorenzo Belletti si possono imparare a impugnare tutte le armi bianche che venivano impiegate nel XV secolo per duelli e combattimenti.

«La scherma tradizionale non servirà forse a vincere medaglie, ma non è questo quello che ci interessa. – ha affermato Lorenzo Belletti, che da appassionato conoscitore dell’epoca medievale, storce il naso di fronte alle imprecisioni di certi film o rievocazioni storiche – Quello che mi preme è trasmettere un’arte marziale, spesso mal interpretata da altre scuole: non si tratta di una lezione di fitness con 10 minuti di combattimento finale. Per me la scherma tradizionale è una disciplina completa e forse – insieme al ju jitsu giapponese – una delle più efficaci per la difesa».