Vendita cancelleria: quasi vinta la “battaglia del pennarello”

Molte famiglie hanno lamentato l'impossibilitĂ  di comprare materiale utile alla didattica.

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La “Battaglia del pennarello”, come è stata chiamata dal Sindaco di Milano, è quasi vinta e, presto, i supermercati potrebbero tornare a vendere articoli da cancelleria. Una misura che consentirebbe alle famiglie di comprare materiale utile per la didattica dei loro figli. Per l’ufficialità dovranno essere aggiornate le FAQ (Frequently Asked Questions) del Governo al Dpcm dell’11 marzo.

La battaglia del pennarello

A dare il nome all’iniziativa che chiede al Governo di consentire la vendita di articoli da cancelleria è stato il Sindaco di Milano Beppe Sala. Ma la “battaglia”, fatta propria dal primo cittadino, è iniziata con molte famiglie che hanno lamentato l’impossibilità di acquistare il necessario per far fare i compiti ai loro figli.

«Vorrei dire alle mamme in ascolto che questa mattina ho lanciato la battaglia del pennarello – ha detto venerdì 28 marzo il Sindaco di Milano Sala durante il suo consueto video messaggio – Mi avete in molte segnalato che non si trovano nei supermercati articoli di cartoleria – ha proseguito -, fondamentali per far studiare i vostri figli. Ne ho parlato con il Prefetto, ne ho parlato con il Governo. Speriamo la risolvano in fretta, magari senza aspettare un altro Consiglio dei ministri».

Necessario l’intervento del governo

Per l’ufficialità si aspetta l’aggiornamento delle FAQ relative Dpcm che limita la vendita dei prodotti esclusivamente ad alcune categorie merceologiche, cancelleria compresa.

Al momento, si legge nella prima risposta alle domande sugli esercizi commerciali, «non è consentita la vendita di prodotti diversi rispetto a quelli elencati nelle categorie merceologiche espressamente indicate di cui all’allegato 1 al Dpcm 11 marzo 2020, per come comunque integrato dall’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020. Pertanto, il responsabile di ogni attività commerciale, comunque denominata (ipermercato, supermercato, discount, minimercato, altri esercizi non specializzati di alimentari vari), può esercitare esclusivamente l’attività di vendita dei predetti generi alimentari o di prima necessità».