Arsenico all’interno della cava Gaggiolo: la situazione è monitorata

Il Comune di Vimodrone ha sospeso la movimentazione delle terre e la pesca. Cernusco apprende la notizia dalla stampa e avvia i controlli

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Nella cava Gaggiolo ci sono terre e rocce con percentuali di arsenico superiori ai parametri. Questo il motivo che ha portato il Comune di Vimodrone, tramite ordinanza, a sospendere la movimentazione terre, in entrata e in uscita, e l’attività ittica. Anche dall’altra parte della sponda, a Cernusco sul Naviglio, sono iniziati i controlli.

L’ ORDINANZA

Il 12 aprile il sindaco di Vimodrone Dario Veneroni firma l’ordinanza n. 31. “Sopensione delle attività di deposito di materiali presso la cava G & SAS, sita in Vimodrone via Cazzaniga SNC” il titolo del documento. Perché questo provvedimento? Arpa – Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente – ha comunicato al Comune che all’interno della cava Gaggiolo, lato Vimodrone, ci sono rocce e terre che superano i parametri relativamente alla presenza di arsenico. A diramare l’allarme non è la sezione di Milano dell’agenzia dell’ambiente, bensì quella di Lecco visto che il materiale proviene dal Comune di Merate.

Una volta che la polizia locale di Vimodrone ha accertato la provenienza del materiale, il primo cittadino ha firmato l’ordinanza che, oltre a vietare la movimentazione delle terre in entrata e in uscita, sospende l’attività ittica in attesa di una verifica dello stato delle acque.

«Il Comune di Vimodrone si è mosso tempestivamente con attività preventive allo scopo di tutelare la salute pubblica – ha fatto sapere il Comune – Confidiamo in interventi altrettanto celeri da parte della proprietà, per quanto concerne la rimozione dei materiali, e degli altri livelli istituzionali per verificare il ripristino dello stato dei luoghi. L’Amministrazione comunale – hanno sottolineato da Via Cesare Battisti – continuerà la sua attività di monitoraggio e controllo degli sviluppi futuri della situazione. Infine per quanto concerne l’acqua distribuita dalla rete, essa viene sottoposta quotidianamente ai controlli di potabilità».

L’ALTRA SPONDA

Le rocce e le terre in questione sono sul lato vimodronese della cava. Nonostante questo il Comune di Cernusco sul Naviglio ha attivato controlli precauzionali sulla sponda di propria competenza. «I nostri uffici tecnici e la nostra polizia locale – ha detto il sindaco Ermanno Zacchetti – si sono subito attivati per le verifiche del caso e ancora in queste ore stanno effettuando controlli in momenti diversi sulle sponde della cava che insistono sul nostro territorio» Il Sindaco Ermanno Zacchetti è stato prontamente informato da ARPA o dal collega primo cittadino di Vimodrone? «Ho appreso la notizia dagli organi di stampa locale ha detto in un comunicato – Né gli uffici tecnici del Comune né io siamo stati messi a conoscenza da ARPA, Comune di Vimodrone o enti superiori».

I tema verrà affrontato anche nel prossimo Consiglio Comunale di Cernusco. Rita Zecchini e Monica Tamburrini, La Città in Comune-Sinistra per Cernusco, hanno infatti depositato un’interpellanza rivolta al sindaco, garante della salute pubblica. Al primo cittadino viene chiesto se il Comune è stato prontamente informato della situazione e quali provvedimenti sono stati intrapresi, quali interventi sono in progetto sull’intera area della cava e se sono previsti interventi sulla viabilità della zona.