Una lettera firmata da 97 sindaci, quasi tutti dell’area milanese, è stata inviata ad Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, Giuseppe Sala, sindaco di Milano, agli assessori alla mobilità di Regione e Città metropolitana e all’Agenzia di bacino per il trasporto pubblico. I primi cittadini chiedono che si riapra la trattativa per arrivare al biglietto unico per il trasporto pubblico. Il nuovo biglietto subirebbe una maggiorazione 50 centesimi, ma sarebbe sufficiente per viaggiare nei Comuni vicini a Milano.
I PROSSIMI PASSI
Per il 16 gennaio prossimo è previsto un incontro tra il sindaco di Città metropolitana – nonché azionista di Atm Bebbe Sala – e il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana, nella speranza che si riesca finalmente a giungere a un accordo.
LA MARTESANA C’È
Tra i 97 firmatari della lettera troviamo parecchi sindaci della martesana, attraversata dalla linea verde della metropolitana. Le Amministrazioni di Cassina De Pecchi, Gorgonzola, Melzo, Vimodrone, Bussero e Cernusco sul Naviglio sono solo una parte di quelle che hanno chiesto di riaprire la discussione per arrivare in tempi brevi all’introduzione del biglietto unico.


Proprio il sindaco di Cernusco sul Naviglio, Ermanno Zacchetti, ha scritto sulla sua pagina Facebook di essere uno tra i 97 amministratori firmatari. «Il Consiglio regionale aveva bloccato prima di natale il percorso già avanzato per il nuovo piano di bacino e per il biglietto unico integrato che avrebbero portato sensibili vantaggi per i pendolari dei comuni di Città Metropolitana, compresi quelli cernuschesi – ha scritto il Primio cittadino – Continua l’impegno per costruire una visione di città metropolitana che passi prima di tutto da risposte positive alle esigenze dei territori e delle persone».
BIGLIETTO UNICO: UNA “VECCHIA” QUESTIONE
Quella del ticket per viaggiare a prezzo fisso per tutta Milano e hinterland non è però una storia nuova per la Martesana: già nel 2011 la lista civica Vivere Cernusco aveva lanciato una petizione per richiederlo, e successivamente aveva inviato una lettera a tutti i candidati sindaco delle incombenti elezioni milanesi chiedendo loro di occuparsi della questione. L’argomento era stato poi affrontato nuovamente a fine 2015, in occasione della nascita di Città metropolitana, dalla Giunta colognese guidata da Rocchi, ma anche allora non si era purtroppo riusciti a raggiungere nessun accordo.