PIOLTELLO
BAR DATO ALLE FIAMME A CAUSA DI UNA FALSA NOTIZIA DATA IN TV

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Un evento gravissimo quello accaduto a Pioltello durante la notte tra il 24 ed il 25 maggio. Autori non ancora identificati hanno dato fuoco a del liquido infiammabile davanti alla saracinesca del Marrakech Lounge Bar di Pioltello, in zona Seggiano. La motivazione dietro al gesto, sembra sia riconducibile alle conseguenze di una notizia priva di fondamento, una cosiddetta ‘bufala’, circolata in questi giorni sul web.

Le voci sono partite dal giornalista Carmelo Abbate, che, durante il programma ‘Mattino 5’ andato in onda il 23 maggio, ha dichiarato di aver sentito di festeggiamenti e momenti di giubilo, tenutisi proprio al bar Marrakech: “Dopo il mio intervento nella prima parte della nostra trasmissione – ha dichiarato Abbatesono stato contattato dai cittadini di Pioltello, che mi hanno raccontato che ieri sera in un bar di Pioltello c’era gente che esultava e che brindava”. Il giornalista ha fatto intendere che il motivo di tali festeggiamenti sarebbe dovuto alla notizia dell’attentato di Manchester, ma ha specificato subito dopo: “Chiederò ai carabinieri di Pioltello alla fine di questa puntata, di accertarsi di sapere se era in corso una festa di compleanno ed eventualmente quale compleanno si festeggiava” per poi tacciare il bar come “punto di ritrovo di spacciatori ed extracomunitari”.schermata-2017-05-25-alle-13-24-04

In poco tempo la notizia si è diffusa sui social netwok, suscitando una reazione di panico nella popolazione pioltellesse. La notizia, inoltre, è stata ripresa da più account sul web, tra cui quello di una consigliera comunale di Milano, Silvia Sardone. Ma Mimmo Sidella, titolare del bar, non è d’accordo con la versione del web: “È partito tutto da una segnalazione razzista ed il nostro bar è finito sotto torchio. È una situazione assurda. Questa mattina abbiamo ricevuto controlli da tutte le forze dell’ordine: sono arrivati gli agenti dell’antiterrorismo, i carabinieri e la polizia”.

Alla fine di questa vicenda, come ha raccontato lo stesso Mimmo, la notizia è risultata essere falsa: “Si tratta di un uomo che scrive sui social dei post che inneggiano al razzismo, siamo pronti a denunciarlo”. Fortunatamente per i titolari del bar di via Monza e per gli abitanti del quartiere, le fiamme sono state immediatamente spente ed i danni sono stati lievi; ma resta tanta paura e tanta rabbia nella voce dei titolari, catapultati loro malgrado al centro di un ciclone di razzismo e menzogne.

“Sono andata in caserma e mi hanno fatto un sacco di domande – ha raccontato Elvira, altra titolare assieme a Mimmo -. Quando sono rientrata c’era una giornalista che mi aspettava e mi ha tempestato di domande. Abbiamo intenzione di chiedere i danni morali per quello che è successo”.

denise-fabbiani-bar-incendio-2Intanto, la sindaca di Pioltello, Ivonne Cosciotti, durante una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio del 25 maggio, ha espresso “la mia rabbia contro le televisioni nazionali” che hanno fomentato la falsa notizia. “È evidente che le parole hanno un peso – ha dichiarato inseguito Cosciotti ai nostri microfoni – e mi stupisce la superficialità con cui questa versione è stata creata ed è circolata. C’era una non-notizia che ha creato una vera notizia, ovvero l’incendio di un bar”. “È solo un caso che non ci siano morti, i titolari del bar ora non escono di casa perché hanno paura” ha continuato amareggiata. “Pioltello è una città in cui vivono 10.000 stranieri: la nostra è sempre stata una diversità vissuta in maniera difficile, ma accettata. Ora è diventata motivo di discrimine poiché si è piantato il seme del razzismo nelle persone”.

Per quanto riguarda le indagini della polizia, la sindaca assicura: “Sono in corso le indagini sia per catturare l’autore del gesto, sia per far luce du questi pseudo-festeggiamenti” anch’essi, come si è scoperto in seguito, frutto di una falsa notizia: “Il bar a quell’ora era frequentato da lavoratori che si apprestavano a svolgere il loro turno di notte in fabbrica, e che si sono fermati al bar per bere qualcosa assieme prima di iniziare” ha spiegato Cosciotti “Inoltre, secondo le prime ricostruzioni, i fatti non coincidono con l’attentato a Manchester, poiché a causa del fuso orario gli eventi inglesi non si erano ancora svolti”.