MARTESANA
BARATTO AMMINISTRATIVO: CARUGATE E COLOGNO CI PENSANO. MA COS’E’ ?

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Quella del baratto amministrativo è una formula ancora poco conosciuta che non è escluso possa interessare in futuro anche i comuni della nostra zona.

Mentre in alcune città italiane esiste un regolamento già da qualche mese, per ora in Martesana se ne parla a Carugate, dove c’è intenzione da parte della maggioranza PD di proporlo a breve in consiglio, e a Cologno, dove sono stati gli esponenti del Movimento 5 Stelle ha battere chiodo su questo punto portandolo sul tavolo del Sindaco Rocchi, e ottenendo che se ne discuta proprio in consiglio comunale. E’ possibile che Segrate e Brugherio si adoperino in questa direzione, ma al momento non c’è nulla di ufficiale, e per trovare altri comuni già operativi a riguardo, bisogna uscire dalla Martesana e andare a Seregno, Parabiago, Senago, Milano, Limiate e Garbagnate.

BARATTO AMMINISTRATIVO: DI COSA STIAMO PARLANDO
Risale allo scorso anno il decreto legge 133, che ha introdotto nell’ordinamento statale il baratto amministrativo. Questo riguarda una collaborazione tra cittadini, singoli oppure organizzati in gruppi e associazioni, e l’amministrazione, al fine della cura, del recupero e dello sviluppo dei beni comuni urbani.

Il baratto amministrativo offre al cittadino la possibilità di svolgere alcuni lavori e attività di vario tipo nel proprio comune ottenendo in cambio, esenzioni o riduzioni tributarie. “E’ in sostanza un modo per far sì che i comuni possano compensare la perdita di crediti ormai inesigibili, che non recupereranno mai -hanno spiegato dal Movimento 5 Stelle di Colognodando la possibilità ai cittadini creditori, di risanare il debito contratto contribuendo con lavori di utilità pubblica. La valenza inoltre è doppia, poiché l’occasione di essere utili per la comunità, consente a chi si è trovato in profonde difficoltà economiche, di non sentirsi un peso a causa dei debiti contratti, di sentirsi meno frustrato per la situazione in cui versa, cosa fondamentale da un punto di vista psicologico in un momento in cui sappiamo bene la crisi cosa suscita in lavoratori che si ritrovano di punto in bianco senza un’occupazione e senza soldi”. Si parla quindi di imbiancare scuole, pulire piazze, manutenere aiuole, tenere in ordine marciapiedi per conto del comune, offrendo così il proprio lavoro in cambio di una riduzione dei tributi da versare all’ente.

Principali destinatari di questa proposta sono i cittadini in difficoltà, coloro che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi degli ultimi anni, e che spesso non hanno la possibilità di dare al Comune ciò che dovrebbero: solitamente sono infatti gli ISEE più bassi ad avere la precedenza nelle richieste di collaborazione. Nel caso in cui invece sia un’associazione a fare questo patto di collaborazione con l’amministrazione, al posto di esenzioni tributarie, l’operato ha un valore diverso, solitamente va infatti a coprire quanto l’associazione stessa deve al Comune, magari per il mancato pagamento di un affitto dei locali.

È ancora troppo presto per capire se il baratto amministrativo sia una formula vincente con la quale Comune e cittadino possano andarsi incontro, il primo riempiendo delle mancanze del proprio bilancio e il secondo saldando il suo debito. Le tempistiche ancora non sono chiare, ma probabilmente questo fenomeno arriverà presto a toccare anche la realtà della Martesana.