SEGRATE
STOP ALLE RECINZIONI SUL GOLFO AGRICOLO. CAMBIA LA POLITICA AMBIENTALE

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.. nelle zone agricole non sono ammesse recinzioni stabili eseguite con qualsivoglia materiale. Sono al contrario consentite se realizzate con essenze arboree, fatta salva la viabilità campestre”.

Sono queste le parole esatte dell’ art. 61 comma 4 del Regolamento Edilizio Comunale in vigore a Segrate, al quale ha fatto riferimento l’amministrazione per mettere il veto alla recinzione del Golfo Agricolo. Con l’ ordinanza n. 66/2015 di ieri 23 giugno 2015, Paolo Micheli mette così la prima pietra sulla strada che ha sempre detto di voler percorrere in difesa del polmone verde cittadino, ordinando alla proprietà delle aree, la sospensione dei lavori di recinzione in corso, recinzione che stando appunto al regolamento citato, non sarebbe conforme alle norme.

Questo è il primo passo, in linea con il nostro programma di mandato, per difendere e preservare una delle più ampie e importanti aree verdi superstiti della Città -ha precisato l’ assessore all’ Urbanistica De Lotto- e restituire il Golfo Agricolo ai cittadini di Segrate con l’obiettivo di valorizzarlo, rispettandone la natura e i caratteri paesaggistici, per una migliore qualità dell’ambiente e della vita”.

Ma come già accennato dallo tesso sindaco durante la conferenza di presentazione della Giunta, una delle priorità, ribadita ora dallo stesso assessore all’Urbanistica, sarà quella di bloccare il ricorso al Consiglio di Stato presentato dall’ex primo cittadino Alessandrini contro la sentenza del TAR che annullava di fatto il PGT: “Questa Amministrazione -ha concluso De Lotto vuole approvare un nuovo PGT che salvaguardi al massimo il residuo verde a destinazione agricola di Segrate. Sarà molto impegnativo ma non risparmieremo ogni sforzo per farlo nel più breve tempo possibile”.

Una svolta dunque per le politiche ambientali e urbane cittadine, che si configura oggettivamente come un radicale cambiamento rispetto all’amministrazione precedente, e per questo potrà suscitare entusiasmi o contestazioni.