UN CAFFE’ COL CANDIDATO
COLOGNO: MONICA MOTTA E IL CARDINE DELLA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI CITTADINI

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Monica Motta
Movimento 5 stelle
Il programma

CHI E’ MONICA MOTTA
Tenacia e caparbietà sono due caratteristiche che Monica Motta 45 anni, nata, cresciuta e residente tutt’ora nella “curt del boia” di Via Cavallotti, ha ereditato da una vita non semplice, che l’ha privata in fretta dei genitori e di un fratello, lasciandole però la forza particolare di chi non sa arrendersi. Ha quattro gatti, la passione per gli animali e la natura, nella quale, da persona dinamica qual’è,  le piace immedesimarsi facendo sport, o leggendo libri. Lavora in Equitalia e non nasconde di “aver votato per la giunta uscente, credendo che fosse rispettosa dell’ambiente e della partecipazione. Questa delusione mi ha fatto capire che non è più il momento di delegare. E’ arrivata l’ora di attivarsi personalmente, cosa che molti cittadini già fanno attraverso l’associazionismo e il volontariato“. Da qui è arrivato il passaggio seguente che l’ha vista confluire nel Movimento 5 Stelle, di cui è la candidata sindaco.

LA SUA COLOGNO
Se Monica Motta guarda alla città in cui è cresciuta, la prima cosa che le viene in mente mentre chiacchierano in un bar vicino alla chiesa di San Marco, è la cultura: “Ci sono piccole meraviglie artistiche a Cologno che non vengono spinte abbastanza, penso ad esempio alla chiesetta di San Giuliano ma anche alla stessa Villa Casati e ai suoi interni. Ci sono risorse culturali su cui bisognerebbe investire per portare nuovamente la gente nelle strade, nelle piazze, all’insegna della partecipazione attiva. Ci crediamo molto in questo aspetto di valorizzazione culturale della città, tanto che alle associazioni che proporranno eventi di questo stampo, metteremo a disposizione spazi gratuiti per farlo, assegnando l’assessorato di riferimento a persone davvero competenti in materia culturale”.

Certamente un progetto di questo tipo deve fare i conti con i finanziamenti, ma la candidata Motta non ha il minimo dubbio che un taglio delle spese in eccesso sia la soluzione: “Siamo contro gli sprechi, basta pensare che la nostra campagna elettorale è costata in tutto 800 euro ed è stata autofinanziata. E’ vero ci sono poche risorse, ma i soldi si recuperano tagliando le spese comunali ad esempio. Partiremo noi rinunciando al gettone di presenza, e sposteremo il consiglio comunale al venerdì, così che il giorno dopo di riposo, solitamente spesato dal comune, venga eliminato come costo. Ci sono stipendi elevati e un eccessivo numero di dirigenti, si dovrà razionalizzare. Sono tutti risparmi che sommati danno un capitale da girare su altro, come ad esempio piccole retribuzioni per lavori socialmente utili da far svolgere ai disoccupati“.  Ecco quindi il problema crisi economica che entra nel programma pentastellato di Monica Motta, che inserisce tra le idee, anche l’apertura di uno sportello segnalazioni dove i cittadini potranno diventare parte attiva nel monitoraggio di quanto avviene in città, e l’installazione di macchine per il riciclo della plastica, che ad ogni tot di materiale riciclato rilasciano buoni spesa.

L’emergenza casa è il passo successivo del ragionamento della candidata dei 5 Stelle, che a riguardo non usa mezzi termini e accusa: “Attualmente ci sono graduatorie che andrebbero controllate, perché siamo sicuri che ci siano case assegnate a chi non dovrebbe averle, e abbiamo documenti e carte che dimostrano come in ogni plesso di stabili Aler e comunali, si ritrovino sempre gli stessi cognomi che compaiono anche all’interno del consiglio comunale“. Parole pesanti dunque, alle quali Monica Motta aggiunge: “Sia da vincitori che da opposizione, saremo la coscienza della società civile, controlleremo l’operato in questo senso, e saremo garanti delle fasce deboli“.

La sua foto abbracciata e incatenata ai tigli di viale Emilia, è ancora un ricordo fresco di una delle sue lotte personali per il verde, e ora da candidata ne sottolinea la centralità: “Una totale rivisitazione del PGT è essenziale: basta consumo di suolo, una Cologno più verde è assolutamente possibile”. In termini di legalità e sicurezza, temi centrali per la Cologno futura, Monica Motta chiarisce: “Tutti i candidati hanno portato, unici a farlo, la lista dei carichi pendenti e i certificati penali, proprio in nome della trasparenza completa verso i cittadini. Suo tema sicurezza invece, si può aprire senz’altro dal ristabilire il terzo turno serale della Polizia Locale, che una volta esisteva da un po’ non c’è più”.

TANTO ENTUSIASMO, MA NON SERVE ESPERIENZA PER GOVERNARE UNA CITTA’ COME COLOGNO ? COSA NE PENSA ?
“L’esperienza è il nome che si da ai propri sbagli -ha replicato Motta- qui se ne va una giunta con esperienza, che lascia la città in questa situazione. Noi abbiamo una squadra giovane e una cosa importante: la competenza per affrontare le problematiche, la volontà di non scendere a compromessi. Per questo ci presentiamo soli, sebbene in un futuro governo la partecipazione sarà la parola d’ordine e saremo aperti alle proposte delle opposizioni e a quelle dei cittadini. Ma non facciamo accordi per spartire poltrone“. Forte di questo, la candidata dei 5 Stelle conta anche sullo stretto rapporto con i parlamentari del Movimento, sia nazionali che regionali, cosa che consente di portare questo filo diretto sino ai cittadini sul territorio: “un rapporto che può dare benefici alla città, e che ci distingue dagli altri schieramenti che non hanno questa possibilità, come le liste civiche, o che hanno partiti alle spalle inc erti casi commissariati”.

LA FRASE DELLA CANDIDATA
Un buon monito che le ripeteva sua madre: “Quello che semini raccogli”